Per l'incidente del Frecciarossa del 6 febbraio gli indagati salgono così a 18. I nuovi sono in parte dipendenti della società che gestisce la rete ferroviaria e in parte di quella che risulta aver prodotto il pezzo risultato, all'apparenza, difettoso
Il procuratore della repubblica di Lodi ha annunciato che nell'ambito dell'inchiesta sul'incidente del Frecciarossa del 6 febbraio, ci sono "altri 11 indagati". Il treno deragliò a Ospedaletto Lodigiano provocando la morte di due macchinisti. Tra gli indagati, il cui numero totale sale così a 18, c'è anche l'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile.
In un primo momento erano finiti nell'indagine i 5 addetti alla manutenzione di Rfi, l'ad di Alstom Ferroviaria Michele Viale e l'azienda Rfi per l'ipotesi di responsabilità amministrativa. Il procuratore Domenico Chiaro ha spiegato che "gli indagati sono in parte dipendenti della società che gestisce la rete ferroviaria e in parte di quella che risulta aver prodotto il pezzo risultato, all'apparenza, difettoso".
I nuovi indagati sono in realtà 12 considerando che ora è iscritta nel registro degli indagati anche l'azienda Alstom e non solo l'ad, ovvero la società che ha prodotto l'attuatore numero 5, quello avrebbe fatto deragliare il convoglio. A oggi, quindi, per il deragliamento del treno risultano indagate 18 persone e due società. "Le nuove iscrizioni - ha detto Chiaro - sono conseguenza degli accertamenti svolti, a ritmo serrato, negli ultimi giorni con grande impegno di questa procura e dei rispettivi consulenti di parte di tutte le persone nei confronti delle quali sono allo stato ipotizzabili eventuali responsabilità".
Dopo il primo sopralluogo dei consulenti del 12 febbraio scorso, gli accertamenti sul posto erano stati sospesi per ragioni di sicurezza connesse alle operazioni di rimozione del convoglio e al ripristino dei luoghi oggetto del dissequestro parziale. I nuovi indagati avranno la possibilità di partecipare ai prossimi accertamenti irripetibili che sono previsti per il fine settimana. "Gli accertamenti dei consulenti incaricati - ha spiegato il procuratore - continueranno, salvo imprevisti di natura tecnica, fino al massimo domenica, in modo tale da rendere possibile, già in serata, il dissequestro totale dell'area e la conseguente piena ripresa della circolazione ferroviaria. Ciò consentirà di far cessare il gravoso impegno della polizia ferroviaria che sta garantendo la sorveglianza a vista del punto zero dell'incidente".