FIAMME GIALLE

Ubi-Banca, indagati Bazoli e Pesenti

Perquisizioni della guardia di finanza negli uffici dei due manager accusati rispettivamente di ostacolo alle funzioni di vigilanza e di truffa e riciclaggio

14 Mag 2014 - 11:43

    © ansa

© ansa

Nell'inchiesta della Procura di Bergamo su Ubi-Banca e Ubi-Leasing, Giovanni Bazoli e Giampiero Pesenti sono indagati insieme a dirigenti ed ex dirigenti dei due istituti. I militari delle Fiamme gialle hanno anche perquisito gli uffici dei due manager. La perquisizione a carico di Giovanni Bazoli riguarda la sua responsabilità di presidente di un gruppo di azionisti di Ubi-Banca, denominato Associazione Banca Lombarda e Piemontese.

Ubi-Banca, indagati Bazoli e Pesenti

1 di 4
© ansa  | Giampiero Pesenti
© ansa  | Giampiero Pesenti
© ansa  | Giampiero Pesenti

© ansa | Giampiero Pesenti

© ansa | Giampiero Pesenti

Giovanni Bazoli è indagato per ostacolo alle funzioni di vigilanza insieme al presidente del consiglio di gestione di Ubi-Banca Franco Polotti, al presidente del consiglio di sorveglianza Andrea Moltrasio e al vicepresidente Mario Cera, e ai consiglieri dell'istituto Victor Massiah e Italo Lucchini.

I manager non avrebbero comunicato i nomi dei vertici di Ubi-Banca, nata dalla fusione di Banca Popolare di Bergamo e altre Banche Popolari. Secondo l'accusa, due gruppi di azionisti di Ubi-Banca - l'Associazione Amici di Ubi e l'Associazione Banca Lombarda e Piemontese, quest'ultima presieduta da Bazoli - avrebbero messo in campo, senza che le autorità di vigilanza ne fossero informate, un sistema di regole tale da predeterminare i vertici di Ubi-Banca.

Giampiero Pesenti è coinvolto nel filone di indagine che riguarda Ubi-Leasing - controllata di Ubi-Banca - e i suoi ex dirigenti Giampiero Bertoli, Alessandro Maggi e Guido Cominotti, ai quali sono contestati i reati di truffa e riciclaggio in una compravendita anomala di beni di lusso, tra cui imbarcazioni e aerei, da parte di Ubi-Leasing.

Tali beni - sempre secondo le ipotesi dell'accusa - venivano ceduti in leasing a persone fisiche e società. Di fronte alle prime difficoltà di pagamento delle rate, i beni venivano sottratti a chi aveva sottoscritto il contratto di leasing e subito ceduti, a un prezzo molto inferiore al valore reale, a persone vicine a Ubi-Leasing.

Gli indagati dell'inchiesta sono complessivamente una decina. Le perquisizioni in corso sono in totale una ventina.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri