VITTIMA DENUNCIATA PER MALTRATTAMENTI

Uomo ucciso nel Milanese, il fermato: "L'ho fatto perché picchiava mia sorella"

Dopo le ennesime violenze, il 29enne ha incontrato il compagno della sorella e lo ha ucciso a colpi di pistola davanti a un bar a Legnano

28 Set 2017 - 17:42
 © ufficio-stampa

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"L'ho ucciso perché picchiava mia sorella". Lo ha confessato ai magistrati il 29enne, Antonio Calello, fermato per l'omicidio di un pregiudicato, di 38 anni, Gennaro Tirino, avvenuto mercoledì a Legnano (Milano). L'assassino ha raccontato di aver vendicato la sorella, compagna di Tirino: la donna infatti lo aveva deunciato per maltrattamenti. Dopo l'ennesima lite e le ennesime violenze, Calello non ci ha più visto e ha chiesto un incontro alla vittima.

La versione del reo confesso - Stando alle parole di Calello, Tirino avrebbe estratto una pistola in suo possesso, minacciando il 29 enne e tutta la sua famiglia di morte. A quel punto il giovane avrebbe reagito, riuscendo a strappargliela di mano e a sparare.

Il profilo della vittima - L'uomo, originario di Napoli, faceva il procacciatore d'affari per una carrozzeria ed era stato condannato a cinque anni di carcere per aver violentato nel 2006 due sorelline di 13 e 17 anni, sue parenti. Era stato coinvolto anche in un'inchiesta per droga, mentre ultimamente la nuova compagna lo aveva denunciato per maltrattamenti.

L'esecuzione - La vittima è stata raggiunta da due colpi di pistola al volto esplosi da distanza ravvicinata e poi finita con altri cinque quando si trovava già a terra. L'assassino ha ucciso il 38enne davanti ai passanti appena fuori dal bar dove aveva fatto colazione. 

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