L'iniziativa di scambio culturale del Comune di Azzate, voluta per raccontare un pezzo d'Africa, ha suscitato clamore
Zuppe speziate, ragù di arachidi, tortini di fagioli farciti e carne al peperoncino scatenano uno scontro tra il sindaco di Azzate, in provincia di Varese, e la Lega Nord. Il casus belli è il progetto comunale "Sapori del Mondo – Menù senza frontiere" inserito nell'offerta formativa scolastica, un'occasione di integrazione e di condivisione delle diverse culture, anche alimentari, per gli alunni di una scuola primaria che martedì 28 marzo asseggeranno in mensa i sapori etnici tradizionali proposti da quattro profughi nigeriani presenti da un anno nel paese.
"Quel giorno sarà presente anche una dietologa che spiegherà ai bimbi i principi nutrizionali degli alimenti e le diverse caratteristiche degli ingredienti", spiega l'assessore ai servizi sociali Lucia Marangon. Riserve e dubbi dal punto di vista sanitario da parte di alcuni, convinti che sarebbero stati i quattri richiedenti asilo a cucinare. Protesta l'onorevole Paolo Grimoldi della Lega Nord: "Per la serie non devono essere gli immigrati a integrarsi alle nostre tradizioni e al nostro modo di vivere ma dobbiamo essere noi a assumere il loro modo di vivere. Ecco la geniale pensata del sindaco di Azzate".
Il primo cittadino Gianmario Bernasconi spiega che i piatti saranno cucinati dalla cooperativa che gestisce il servizio mensa. "L'iniziativa rientra in un progetto inerente la mensa scolastica votato all'unanimità da tutto il consiglio comunale a febbraio 2016. Un progetto che prevede l'eliminazione degli sprechi alimentari, o il mettere in tavola ai bambini frutta e verdura di stagione", continua il sindaco evidenziandone le finalità.
Provocazioni anche da parte del consigliere regionale del Carroccio Emanuele Monti, secondo il quale "al posto di dare da mangiare ai bambini curcuma, o altra roba improponibile, si dovrebbe pensare meno a comparire sui giornali e più a valorizzare il nostro patrimonio tradizionale, anche culinario". L'idea del progetto è quella di "coniugare i sapori con la storia di questi quattro giovani richiedenti asilo. La parte adatta a dei bambini, racconterà loro un pezzettino d'Africa".
“Finalmente in Regione la Lega s'è accorta dell’esistenza della scuola di Azzate - afferma il sindaco Bernasconi - sarebbe stato interessante fosse intervenuta anche quando i profughi hanno spazzato il cortile della scuola dalle foglie, per permettere ai bambini di tornare a giocare. Ma in quel caso - risponde - nessuno ha trovato niente da dire. I quattro ragazzi nigeriani hanno fatto molto per il paese in questi mesi, senza clamore. Martedì sarò anch'io a mangiare con i bambini, come ho fatto spesso; - avvisa il primo cittadino - l’ultima volta hanno servito pasta e fagioli. E' un piatto abbastanza lombardo?"