Il ragazzo, colpito due volte alla schiena e una al fianco, non è in pericolo di vita. L'uomo, 53 anni, era stressato anche per il lavoro
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A Casciago, nel Varesotto, un imprenditore 53enne, Giuseppe Basso, ha aggredito con un coltello il figlio di 16 anni perché passava troppo tempo a giocare con i videogiochi invece che studiare. L'uomo si è poi recato a Brunello nella sua ditta, la Tecnosteel, e si è suicidato con una coltellata al cuore. Il ragazzo, colpito due volte alla schiena e una al fianco, è ricoverato all'ospedale di Varese: non è in pericolo di vita.
Come riferisce Varese News, il giovane è riuscito ad avvertire la madre, che ha chiamato i soccorsi arrivati con l'elicottero. Trasportato in pronto soccorso, le sue condizioni non sono definite gravi dai medici. Sconvolti i vicini di casa che descrivono i Basso (con tre figli, il più grande ha 22 anni e il più piccolo 13) come una famiglia normale e tranquilla.
Oltre alla tensione familiare il gesto del 53enne potrebbe essere ricondotto allo stress legato all'azienda, che i soci di Basso assicurano non essere in una situazione di difficoltà.