Il malcapitato, un pensionato sessantenne, si era recato nella struttura per un massaggio alla schiena. E' stato picchiato e rinchiuso per aver disdegnato le avance sessuali della "massaggiatrice"
Voleva solo un semplice massaggio alla schiena nella speranza di alleviare il dolore che lo affliggeva, così un pensionato varesotto sessantenne si è recato in un "centro benessere" di Busto Arsizio, gestito da cinesi, dove è rimasto sequestrato per quasi un'ora. Il motivo? L'uomo ha ririfiutato una prestazione sessuale proposta della massaggiatrice e così ha scatenato la rabbia di tutto il personale dell'attività che si è scagliato contro di lui. Il pensionato è stato salvato dai carabinieri, intervenuti a seguito della segnalazione di una persona che aveva udito delle urla provenire dal negozio.
Secondo quanto ricostruito dall'Arma, una volta entrato nel centro, il pensionato ha subito dall'inizio inequivocabili atti di natura sessuale da parte della massaggiatrice, che aveva l'evidente scopo di indurlo a consumare una prestazione sessuale. Di fronte al rifiuto dell'atto e poi del pagamento di un massaggio mai ricevuto, l'uomo è stato minacciato e percosso dalla direttrice del centro, intimidito dal titolare armato di un martello e infine chiuso a chiave in un locale privo di finestre. Ed è lì che, fortunatamente, un residente dello stabile che ospita il centro benessere, ha sentito le grida dell'uomo e ha allertato i carabinieri che sono intervenuti liberandolo.
Il pensionato ha quindi sporto denuncia mentre i militari hanno sequestrato il martello utilizzato per le minacce e le mutandine di carta che la massaggiatrice voleva far indossare al malcapitato. I carabinieri stanno ora svolgendo accertamenti più approfonditi con lo scopo di verificare l'effettiva natura dell'attività svolta all'interno del centro. I tre aggressori - la direttrice del centro, il proprietario e la massaggiatrice - sono cinesi dai 40 ai 45 anni, tutti con regolare permesso di soggiorno.