Come modello legislativo l'oncologo ha affermato di vedere "molto bene quello olandese". "Ogni persona - dice - ha diritto di autodeterminarsi"
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"Al malato terminale, che negli ultimi giorni di vita con dolori violentissimi chiede l'iniezione per morire serenamente, gli viene negata. Se il medico la fa può essere accusato di omicidio. Ma molti la fanno, è un movimento che lavora in maniera clandestina". Lo spiega Umberto Veronesi che spiega inoltre come in questo campo "oggi la magistratura tenta di correggere ciò che il legislatore ha malamente costruito, ma non sempre ci riesce".
A proposito della dolce morte, sostiene l'oncologo, "tutti parlano di una soluzione ma al povero Mario Monicelli, che aveva chiesto ripetutamente in ospedale una puntura letale per un trapasso dolce, è stata negata e si è buttato dalla finestra: questa è civiltà?".
Come modello Veronesi ha affermato di vedere "molto bene quello olandese", dove comunque "la legge non è superficiale ma molto severa". Secondo lui, "ogni persona ha diritto di autodeterminarsi".