Vigilia di Expo tra ritardi, extracosti e colossali scenografie (da Oscar) mancate
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A tre settimane dal via l'Esposizione universale di Milano rischia di vedersi scappare anche il tre volte Premio Oscar Ferretti. Sala: "Preoccupazione fino all'ultimo giorno". Cantone: "Costi aumentati"
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Il commissario unico Expo Giuseppe Sala non nasconde la sua preoccupazione sul completamento dei lavori, il numero uno dell'Anticorruzione Raffaele Cantone fa notare che i costi degli appalti "sono molto lievitati", il tre volte premio Oscar per la scenografia Dante Ferretti ritira la sua firma agli allestimenti realizzati da lui per l'Esposizione universale.
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A tre settimane dall'apertura del grande evento milanese, irregolarità, problemi, ritardi continuano a dominare la scena, in una corsa dell'ultimo minuto che non promette niente di buono. L'ultima tegola sulla manifestazione mondiale è il passo indietro di Ferretti, che pensa addirittura di chiedere i danni. Tra i padiglioni dell'Esposizione c'è un viale centrale lungo il quale dovrebbero esserci otto stazioni firmate da Ferretti, che per realizzarle si è ispirato al cibo e alla vita nei mercati. Ma la gara per realizzarle è stata assegnata solo oggi a Cinecittà. Il premio Oscar giudica impossibile che i lavori possano essere completati in tempo.
Così, il mercato disegnato da Ferretti rischia di saltare"Non so perché ci siano stati questi ritardi - dice -. Tutto era stato approvato da tempo. Ma non sarà mai pronto per la scadenza, i lavori sono lunghi. Le mie sculture hanno uno stile particolare, sono una diversa dall'altra, accompagnano l'intera passeggiata lunga un chilometro e mezzo".
Sala: "Preoccupazione fino all'ultimo giorno" - Il commissario Sala ammette: "Certo che la preoccupazione c'è, perché fino all'ultimo giorno sarà una lotta quotidiana per completare tutto". Però, aggiunge, "la motivazione nei cantieri c'è ed è rinfrancante. E un po' di polemica la aumenta perché tutti hanno voglia di dimostrare che ce la faranno. Il nostro lavoro è affannoso e faticoso, ma dentro la convinzione di stare facendo il meglio per un'Expo meravigliosa".
E sugli extra costi: "Ci saranno solo sulla parte italiana perché rispetto al budget che mi era stato assegnato chiuderemo con un investimento inferiore". Al momento l'avvocatura dello Stato e l'Anticorruzione stanno valutando l'accordo con i costruttori che porterà il costo del Padiglione Italia completo di allestimenti a circa 92 milioni rispetto alla sessantina inizialmente ipotizzata. Sala però ha sottolineato che in questo caso c'è una "compensazione perché ci saranno maggiori ricavi", il che significa più sponsor. E non lo preoccupano nemmeno gli extra costi chiesti per altri lavori nel sito perché ci sono state delle cautele nel bilancio e quindi anche con questi "saremo nei margini". Su queste questioni Sala spera che "in una settimana-dieci giorni, l'Anac e l'avvocatura dello Stato diano dei riscontri" con una via libera alle transazioni. Secondo il commissario, "nella sostanza Expo sarà un'opera pubblica che porterà a consegnare i bilanci in pareggio se venderemo 24 milioni di biglietti".
Cantone: "Costi molto aumentati" - Lavora sugli extracosti Raffaele Cantone: "Dobbiamo capire cosa si è fatto rispetto all'inizio e cosa ha inciso sui costi, perché le richieste finale dei soggetti che eseguono gli appalti sono molto, molto più alte". Ma aggiunge, parlando a Otto e mezzo: "Abbiamo verificato un numero enorme di appalti: credo una sessantina. Li controlliamo tutti dalla determina all'aggiudicazione alle varianti. Credo che il meccanismo abbia funzionato. Spesso i nostri rilievi hanno portato risparmi e consentito di farli, gli appalti" Nuovi scandali? "Non me la sento di escluderli, l'ho detto dall'inizio: ci sono casi in cui corruzione si annida perfino nella perfezione".