In aula due ufficiali del Ris di Parma che hanno eseguito le indagini sui reperti che hanno poi portato all'identificazione del Dna attribuito a Massimo Bossetti
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"Dagli accertamenti del Ris, ripetuti più volte, è emersa l'evidenza della traccia di ignoto1 in modo inequivoco". A spiegarlo, nel corso dell'udienza al processo per l'omicidio di Yara Gambirasio, sono stati due ufficiali del Ris di Parma che hanno eseguito le indagini sui reperti che hanno successivamente portato a Massimo Bossetti.
Dal giorno del suo arresto, il 16 giugno 2014, Bossetti si è sempre dichiarato innocente. I suoi legali da sempre hanno messo in discussione il Dna considerato dall'accusa, invece, una solida prova.