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Rinvenuti i corpi di un uomo di 50 anni, bresciano, e della compagna di 45, di origini cinesi. Sui polsi di entrambi i sarebbero dei tagli. Tra le ipotesi anche quella dell'omicidio-suicidio
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A Lonato del Garda, in provincia di Brescia, i carabinieri hanno scoperto i corpi senza vita di un uomo di 50 anni, italiano, e della compagna di 45 anni, di origini cinesi. I cadaveri sono stati trovati nell'abitazione del 50enne. L'ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti è di un omicidio-suicidio. La coppia aveva le vene dei polsi recise. A lanciare l'allarme è stato un vicino di casa che ha notato sangue sul terrazzino. L'autopsia sarà eseguita giovedì.
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La morte di entrambi risalirebbe a qualche giorno fa, probabilmente a cavallo tra il lunedì di Pasquetta e martedì. I carabinieri li hanno trovati nel bagno dell'appartamento, situato in una zona collinare e isolata del paese sulla sponda bresciana del Lago di Garda.
Secondo i primi referti medici, la donna sarebbe stata la prima a essere ferita ai polsi e a morire. L'uomo avrebbe invece girato per casa per diverse ore, fino a quando anche lui è morto per dissanguamento. La dinamica al vaglio dei carabinieri porta al momento a una sola ipotesi: lui ha ucciso lei e poi si è tolto la vita. La donna non ha segni di violenza sul corpo e non può essere escluso che entrambe le vittime avessero deciso per il gesto estremo, ma lei non si sarebbe fatta i tagli sui polsi in autonomia. Una conclusione, seppur parziale, riconducibile al tipo di taglio.
Il 50enne lavorava come operaio e da poco più di un mese si era trasferito nell'appartamento teatro della doppia tragedia. Gli inquirenti non hanno invece ancora definito la situazione della donna, che forse non era in regola con il permesso di soggiorno. Non si sa se i due fossero una coppia, ma i militari dell'Arma hanno accertato che sicuramente si frequentavano. La casa è un trilocale su due piani e l'immobile ora è sotto sequestro. Sul pavimento di diverse stanze ci sarebbero enormi macchie di sangue. Lo stesso che un vicino ha notato uscire da una finestra che dà su un terrazzino, lanciando così l'allarme. I carabinieri hanno segnalato diverse lame compatibili con le ferite delle vittime, che sono state ritrovate nello stesso bagno.
Le indagini al momento escluderebbero la presenza sulla scena di una terza persona e, dunque, di un assassino in fuga. Solo l'autopsia potrà fornire certezze, ma l'ipotesi omicidio-suicidio resta la più accreditata, anche se in casa non sono stati trovati messaggi d'addio o scritti in grado di spiegare il doppio gesto.