Per il bimbo italiano di 19 mesi che lotta per sopravvivere il 30 novembre potrebbe essere una data tragica. Un midollo compatibile che era stato individuato, ha visto il suo donatore ritirarsi
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Per Alex, il bimbo italiano di 19 mesi che lotta per sopravvivere a Londra, sta arrivando il momento più difficile. A mezzanotte del 30 novembre il farmaco sperimentale che gli ha allungato la vita potrebbe non aiutarlo più. E purtroppo non ci sono buone notizie: "Dal primo dicembre — spiegano i familiari — la malattia potrebbe riprendere il suo corso, e nonostante la commovente gara di solidarietà, il problema dell'assenza di un donatore rimane".
Intubato all'ospedale Great Ormond Street della capitale britannica, Alex prosegue la sua battaglia per la sopravvivenza, con mamma e papà sempre al suo fianco. La malattia terribile che lo sta uccidendo poco a poco, la linfoistiocistosi emofagocitica, grazie al trattamento con il farmaco, è stata per il momento bloccata, al punto che il piccolo è tornato a casa.
Ma, ricorda Repubblica, dalla fine del mese il suo effetto potrebbe affievolirsi a tal punto da divenire inefficace. Serve quindi un donatore, che ancora non si trova, malgrado la caccia al profilo adatto prosegua nelle 75 banche mondiali. Prosegue l'analisi di migliaia di campioni, visto che finora nessuno dei 2mila profili tipizzati si è rivelato compatibile per il trapianto di midollo osseo. E un midollo compatibile che era stato individuato, ha visto il suo donatore ritirarsi.
Prosegue quindi la lotta contro il tempo, prosegue la ricerca di un donatore compatibile e stavolta disponibile, nella speranza che il piccolo Alex resista.