"Non mi sottrarrò ai miei doveri né al confronto nelle sedi appropriate", spiega la donna
"Il dramma che stiamo vivendo ci colpisce profondamente, ma voglio far sapere che intendo esprimere il mio dolore attraverso l'impegno per la famiglia di Luana e per il suo piccolo". Lo ha detto Luana Coppini, la titolare dell'azienda in cui è morta in un tragico incidente Luana D'Orazio. "Non mi sottrarrò ai miei doveri - aggiunge - né al confronto nelle sedi appropriate anche per capire come possa essere avvenuto questo dramma".
"Fino ad ora non ho detto nulla - spiega ancora Coppini - perché di fronte ad un dramma come questo, non si può che restare senza parole, in silenzio. Ora e qui voglio esprimere solo il mio dolore assieme ai miei familiari e a tutti coloro che con me lavorano in azienda".
Agli indagati contestata la rimozione di una protezione Nel frattempo la titolare dell'azienda e l'addetto alla manutenzione dell'orditoio sono indagati oltre che per omicidio colposo, anche per il reato di "rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro". Avrebbero rimosso la saracinesca protettiva al macchinario nel quale è rimasta stritolata Luana.