A "Quarta Repubblica"

Macellaio rapinato a Viterbo, la storia di Giancarlo Pallotti: "Mi sono difeso con i coltelli"

Il racconto dell'uomo a "Quarta Repubblica": "Non so se lo rifarei, ho pensato a difendere la famiglia"

15 Apr 2025 - 10:17
 © Da video

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A "Quarta Repubblica" il macellaio Giancarlo Pallotti racconta una rapina subita nella sua azienda. L'uomo, di Nepi, in provincia di Viterbo, ha poi spiegato di essersi difeso con dei coltelli durante una rapina subita il 29 agosto 2023. "Ho sentito una specie di ticchettio - ha spiegato Pallotti -. Esco dal retrobottega e mi sono trovato davanti un ragazzo con un cappuccio che mi ha detto: questa è una rapina". 

La rapina

 Pallotti spiega di avere circa ottocento euro: "Sono rimasto stupito, lui me l'ha ripetuto. Gli ho detto che non gli avrei dato niente - ha aggiunto -. A quel punto lui ha preso un coltello da taglio e me l'ha dato subito in testa, dalla parte della lama. Ho cercato di bloccare la mano, ho pensato a molte cose, a partire dalla mia famiglia. Sono riuscito a prendere un altro coltello più pesante: gli ho tagliato tre dita. Lui allora è uscito ed è scappato. Così sono andato fuori dal negozio per chiamare i carabinieri ma non riuscivo perché il sangue mi bloccava il touch screen del telefono". Le ferite riportate nella colluttazione hanno richiesto l'applicazione di 25 punti di sutura e diversi giorni di prognosi.

"Non ho pensato ai soldi"

 Pallotti, inoltre, racconta di aver visto andare via l'uomo che l'ha accoltellato: "Lo hanno preso subito - ha raccontato -. Ci siamo incontrati poi in ospedale. Se lo rifarei? Non è facile da dire, non ho pensato ai soldi, ho pensato a mandarlo via: ho cercato di difendere la mia famiglia".

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