STORIE DI CIVILTA'

Macerata, dimentica di chiudere il bar: entrano in tre e pagano il conto

I tre ragazzi hanno preso una birra ma non trovando nessuno del personale hanno lasciato "il conto" sul bancone. La titolare: "Un gesto generoso, per nulla scontato"

14 Ago 2022 - 13:12
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Dimentica il bar aperto, ma quello che trova l'indomani la lascia senza parole: nella notte qualcuno è entrato, ha preso delle birre, ma non trovando nessuno ha voluto comunque pagare, lasciando i soldi sul bancone. È una storia di generosità quella che Anca Nicoleta Scolareanu, proprietaria di un locale a Sant'Angelo in Pontano, in provincia di Macerata, ha voluto raccontare per ringraziare i giovani avventurieri dall'animo onesto: "È un gesto bellissimo che dà fiducia".

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Il gesto - "Abbiamo preso due Peroni, ecco qui i soldi". Così c'era scritto sul biglietto che Anca ha trovato sul bancone del suo bar, vicino a una manciata di euro, quando sabato mattina è entrata nel bar di proprietà, lasciato aperto la sera prima per una dimenticanza. A compiere il gesto inaspettato, come la donna ha ricostruito poi grazie alle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza pur senza riconoscerne l'identità, sono stati tre ragazzi dall'aspetto molto giovane, ma di cui non riesce a riconoscere l'identità. Intorno alle cinque il gruppetto, vedendo la porta aperta, entra nel locale, i tre cercano qualcuno del personale, ma nessuno risponde. Allora si servono da soli, ma dopo aver bevuto lasciano il corrispettivo di quello immaginano essere il conto sul bancone e vanno via.

La reazione della proprietaria - "Questo gesto dimostra che ci sono anche ragazzi bravissimi. Non era affatto scontato, potevano andarsene senza pagare e fare anche di peggio. È stato come un regalo, e soprattutto un segno di rispetto per il mio lavoro". Anca, 32 anni, è rimasta molto colpita dall'episodio. "Va raccontato - ha detto al giornale locale Cronache Maceratesi - soprattutto per tornare ad avere fiducia nei giovani dopo la violenza da cui siamo stati investiti nelle ultime settimane".

Dopo due anni difficili - Per Anca, nata in Romania, ma ormai maceratese d'adozione, essendo arrivata nel piccolo comune dieci anni fa, il comportamento di quei ragazzi "dimostra ancora una volta che in questo paesino, oltre alla bellezza delle colline, vivono persone speciali, ragazzi con ancora dei valori". Poi ha ricordato le difficoltà incontrate prima di riuscire ad avviare la sua attività. Prima il terremoto del 2016, poi il Covid: "Devo ringraziare tutti i miei amici che mi hanno aiutato nell'apertura di questo locale" ha detto, e ai giovani clienti ha lanciato un invito pubblico: "Vi voglio ringraziare. Se passate da me, vi offro un aperitivo".

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