LA DECISIONE DI DON ENZO

Maleo (Lodi), oratorio chiuso per eccesso di bestemmie

Don Enzo Raimondi ha voluto "dare un segnale" a un gruppo di "bulli maleducati". Qualcuno ha anche proposto una "tessera" per distinguere "bravi e meno bravi"

07 Giu 2023 - 12:49
 © dal-web

© dal-web

A Maleo, in provincia di Lodi, un oratorio è stato chiuso per le troppe bestemmie pronunciate nel cortile e negli spazi comuni. La decisione è stata presa dal parroco della comunità lodigiana, don Enzo Raimondi, per una situazione che ha definito "intollerabile". Il sacerdote ha voluto "dare un segnale forte a quei ragazzi che dicono parolacce e bestemmie, lasciano sporcizia in giro, si comportano da bulli e, se ripresi, ti ridono pure in faccia".

Non è la prima volta che don Enzo ricorre a una mossa del genere, come ha ricordato lui stesso in un'intervista al Corriere della Sera. "Avevo adottato questo sistema già qualche anno fa. I ragazzini sono sempre uguali, assumono atteggiamenti sbagliati. Per imparare, purtroppo, bisogna prendere misure forti. Sono episodi che capitano in tutti gli oratori".

Cosa è successo

 Nonostante le precedenti iniziative, però, i ragazzi hanno ricominciato con la blasfemia esplicita. "Da tempo alcuni adolescenti, che frequentano anche le scuole superiori, hanno iniziato a bestemmiare all'interno dell'oratorio mentre giocavano a pallone. Una situazione che era diventata invivibile, per questo ho deciso di chiudere tutto. Troppa maleducazione", ha detto ancora il parroco.

"L'oratorio è aperto, è la casa di tutti"

 Don Enzo tiene però a precisare che "l'oratorio è aperto, è la casa di tutti". "Penso sia una scelta positiva non precludere l'accesso a nessuno. Si chiede una cosa sola: la buona educazione, come in ogni altro luogo. Siamo un paese di 3mila abitanti e questi ragazzi difficili sono un gruppetto di 16-17enni, alcuni anche di fuori", ha spiegato. L'oratorio riaprirà a breve, ha aggiunto, e tutto proseguirà come da programma.

Una "tessera" per contare le bestemmie

 Qualcuno ha proposto a don Enzo una soluzione particolare: consegnare una "tessera" ai ragazzi per distinguere "i bravi dai meno bravi". E soprattutto per evitare che si infiltri quel gruppetto di "bulli", come li ha definiti lo stesso sacerdote, che viene da fuori paese.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri