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Le scuole restano chiuse, l'appello dei sindaci: "Non uscite di casa e non mettetevi alla guida". Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, chiede al governo di mobilitare la protezione civile nazionale
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Toscana flagellata da un'ondata di maltempo che venerdì ha martoriato numerosi territori con allagamenti, esondazioni e frane diffusi nelle province di Prato, Pistoia, Firenze, Pisa e Lucca, ma per fortuna senza causare vittime. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha richiesto lo stato di mobilitazione del Servizio nazionale della protezione civile. Le criticità maggiori a Sesto Fiorentino, dove il torrente Rimaggio ha rotto gli argini, ma anche a Bagno a Ripoli, Calenzano, Scandicci e Campi Bisenzio. Forti criticità anche in Valdisieve, per l'esondazione della Sieve. Intanto la piena dell'Arno ha attraversato Firenze senza causare danni. Oggi l'allerta resta rossa fino alle 14 in Toscana e in Emilia-Romagna, ma non è esclusa una proroga.
Una grossa buca si è aperta a causa del maltempo nel centro di Empoli (Firenze), presso la rotatoria spartitraffico di via Sanzio, vicino a un distributore. Lo segnala il Comune insieme agli allagamenti che ancora fanno tenere chiuse le strade nei quartieri di Ponzano, Avane (via Lari) e in via della Motta, dove la viabilità è bloccata. Sono stati riaperti tre ponti sull'Arno chiusi ieri ma i tecnici del Comune stanno lavorando ai sottopassi, che restano chiusi.
Nuovamente in ginocchio il fragile entroterra del Tigullio. La notte scorsa, a causa delle consistenti piogge, il terreno ha ceduto in vari punti dei comuni di Orero, San Colombano Certenoli e Coreglia Ligure. In particolare chiusa la strada in frazione di Soglio che raggiunge i nuclei di case di Casareggio e Costa, difficoltà di transito anche a Pian Casarile, Manai, Valle Fredda questi ultimi in comune di San Colombano.
E' in miglioramento la situazione meteo in Toscana, dove da 24 ore più di 500 vigili del fuoco sono al lavoro per fronteggiare i danni causati dal maltempo: 430 gli interventi svolti finora nelle province di Firenze, Prato, Pisa e Livorno per operazioni di soccorso, allagamenti, frane, dissesti statici e la messa in sicurezza di alberi pericolanti. Il dispositivo di soccorso, potenziato con il trattenimento di personale libero dal servizio, ma anche con squadre specializzate nel contrasto al rischio acquatico e con sommozzatori provenienti dalla Liguria e dal Veneto, è tuttora in azione soprattutto in provincia di Firenze, in particolare nei territori di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Vicchio, Fucecchio, Empoli, Rufina, Signa, Borgo San Lorenzo.
In Toscana è transitato "senza criticità" l'importante colmo di piena dell'Arno lungo tutta l'asta. Lo fa sapere il governatore della Regione, Eugenio Giani, sui social. Il colmo dell'Arno era già passato nelle scorse ore a Firenze, Ponte a Signa, Montelupo, Empoli, Fucecchio, Pontedera, San Giovanni alla Vena e Pisa (stabile a 4,8 metri). "Determinanti sono stati lo Scolmatore della Regione Toscana e le casse di espansione del bacino di Roffia", dice Giani.
L'allerta rossa scattata ieri per le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa è valida fino alle 14 di oggi, ma la Regione non ha escluso la possibilità di prolungarla in base all'evoluzione della situazione. Le scuole restano chiuse in tanti comuni, dal capoluogo toscano a Livorno.
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La situazioni più critica si registra in provincia di Firenze, dove venerdì sera si contavano, secondo dati del Centro coordinamento soccorsi dal monitoraggio, 1.471 cittadini isolati, 248 evacuati e 1.267 utenze elettriche interrotte su 8 comuni.
Arno in calo a Firenze, sopra il primo livello di guardia, mentre a Pisa, come informa sui social il governatore Eugenio Giani stamani, è ancora in corso il transito del colmo di piena del fiume, stabile al secondo livello a 4,8 metri dopo essere "transitato nelle ore precedenti a Firenze, Ponte a Signa, Montelupo, Empoli, Fucecchio, Pontedera, San Giovanni alla Vena".