Maltempo in Toscana: esondati fiumi, allagati ospedali | Ci sono vittime
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Si sono registrati venti fino a 150 km orari e piogge mai così forti da almeno mezzo secolo. Dichiarato lo stato di emergenza nella Regione
La tempesta Ciaran è arrivata in Italia portando morte, fango e allagamenti. La situazione più critica in Toscana, dove si contano almeno sei vittime e due dispersi. Nella Regione si sono registrati venti fino a 150 chilometri orari e piogge mai così forti da almeno mezzo secolo. Oltre 20mila persone sono rimaste al buio per diverse ore. L'acqua ha invaso strade, case, allagato ospedali, fabbriche, centri commerciali e rotto argini dei fiumi stavolta nei territori di Prato, Pistoia e Pisa, così come a Campi Bisenzio. Il governo ha deliberato lo stato di emergenza nella Regione. Danni anche in Veneto, dove c'è un disperso: si tratta di un vigile del fuoco.
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L'allerta maltempo prosegue almeno fino a tutto il weekend, perché dopo una breve tregua la nuova perturbazione del fine settimana, forse meno intensa, imperverserà in tutto il Centronord. Il livello di attenzione resta alto in Friuli e Sardegna, dove la velocità dei venti scatenati dal ciclone ha sfiorato anche i 150 chilometri orari. L'incubo del ciclone Ciaran potrebbe terminare lunedì, quando la tempesta si andrà esaurendo lasciando un flusso mite e umido da sud che potrebbe portare altre piogge, che si spera siano meno intense.
Soccorsi e interventi si sono concentrati in Toscana: oltre 150 persone in gravi difficoltà sono state messe in salvo nella sola area intorno a Prato e nella città, rimasta isolata per molto tempo, "sono caduti 155 millimetri di pioggia in poche ore, un evento che da quel che sappiamo non accadeva da almeno due secoli", ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni precisando: "Sapevamo che sarebbe piovuto tanto, avevamo un allerta arancione e una gialla, non è per accusare, ma pensate che cosa può voler dire quello che è successo, di cui non c'è memoria neppure fra gli anziani".
Quarrata è il Comune più colpito nella provincia di Pistoia, dove alle famiglie di sfollati sono state aperte le porte della villa medicea de La Magia, patrimonio Unesco. Il territorio del Fiorentino in cui si è registrata la situazione più grave è invece Campi Bisenzio, dove la gente si è accampata sui tetti delle abitazioni per mettersi in salvo e chiedere aiuto prima dell'arrivo degli elicotteri in soccorso.
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In Veneto alcune famiglie che abitano nelle aree golenali del Piave non rientreranno ancora nelle proprie case e continuano le ricerche del vigile del fuoco disperso mentre affrontava la tempesta.
In Lombardia resta attenzionato il fiume Seveso mentre è esondato il Lambro in provincia di Monza e il lago di Como ha superato gli argini. Nel Bresciano il maltempo ha determinato il crollo del tetto di una casa.
La Liguria dichiarerà a breve lo stato di emergenza: tre persone a Genova sono rimaste ferite, una in modo grave, dopo essere state travolte dalle onde mentre facevano video della mareggiata o camminavano in zone pericolose a ridosso del mare. Ad essere sorpresi, per fortuna senza gravi conseguenze, sono stati anche i turisti della piazzetta di Portofino messi in fuga da un'onda anomala.
A Casacalenda, provincia di Campobasso, il vento ha devastato la palestra della scuola elementare. Una parete è crollata sotto la forza delle raffiche che hanno superato i 140 km orari.