Allerta gialla in altre sei regioni. Prevista acqua alta a Venezia. Le scuole rimangono chiuse in molte città del Paese
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Neve e freddo sull'Italia. Cime delle montagne innevate dal Veneto alla Campania, dalla Calabria alla Sardegna. Imbiancato anche il Vesuvio. Permane l'allerta arancione per il maltempo in Campania, rossa per rischio valanghe in Abruzzo. Notte da incubo in Molise, dove centinaia di automobilisti sono rimasti bloccati per ore da neve e ghiaccio sulla strada tra Isernia e Campobasso. Scuole chiuse a Urbino, Potenza e Isernia, mentre a Venezia si attende l'acqua alta. Allerta gialla in Basilicata, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna
I fiocchi di neve scendono anche a quote basse e ricoprono le vie dei centri abitati, non senza disagi. Tutto è accompagnato da un'aria fredda e pungente che abbraccia l'Italia già da qualche giorno, così come il maltempo che non lascia tregua.
Le temperature tenderanno a diminuire sempre più, con minime anche sotto lo zero. Aumenta il pericolo di valanghe sull'Appennino - da quello settentrionale a quello meridionale - a causa delle abbondanti nevicate delle ultime ore. Mentre sulle Alpi il rischio rimane stazionario e diversificato.
A Napoli i cittadini, al loro risveglio, hanno trovato la cima del Vesuvio innevata, ma con il bel tempo sullo sfondo, dopo una notte di pioggia.
Al Centro, la neve è arrivata anche alle porte di Roma, ai Castelli. Nevicate anche in Maremma, in Toscana, con circa 40 centimetri sulla vetta del Monte Amiata, 30 a Prato delle Macinaie. Nel fine settimana è prevista l'apertura della stazione sciistica.
In Molise notte da incubo per centinaia di automobilisti, rimasti bloccati a causa del maltempo sulla strada tra Isernia e Campobasso, all'altezza di Castelpetroso. Mentre sulla zona nevicava abbondantemente, la circolazione è rimasta paralizzata per ore, dalle 19 fino a notte fonda, a causa dei mezzi pesanti in difficoltà e in particolare di un tir finito di traverso sulla carreggiata. Tante le auto rimaste intrappolate tra neve e ghiaccio fino a sei ore e anche diversi pullman cariche di studenti e pendolari. Molte persone non sono riuscite a rientrare a casa e hanno dovuto dormire negli hotel della zona. Diverse le scuole rimaste chiuse nella Regione. In Calabria il termometro è sceso sotto lo zero in molte località di montagna. Neve anche sotto gli 800 metri.
La Sardegna è divisa in due dal maltempo. Una metà bloccata dalla neve, l'altra sferzata dal vento. Il Nuorese si è svegliato imbiancato e diversi paesi hanno chiuso le scuole. Tra gli altri disagi, in cinque paesi della Barbagia Mandrolisai - Gadoni, Desulo, Tonara, Aritzo e Belvì - la corrente è mancata per oltre dodici ore. Le nevicate hanno infatti causato l'interruzione delle linee elettriche e telefoniche - i cavi sono stati abbattuti dal peso della coltre bianca - e reso necessario l'arrivo dei gruppi elettrogeni speciali in quattro dei cinque centri abitati. Nel centro della Sardegna, i fiocchi sono scesi anche a bassa quota. Nella parte orientale e sud occidentale della regione, invece, le raffiche di vento sono arrivate agli 80 chilometri orari.
Al Nord, in Valle d'Aosta, è arrivato il freddo polare con temperature sotto la media. Il termometro ha segnato -23 gradi a 3480 metri del ghiacciaio di Plateau Rosa, sul Cervino. In Piemonte temperature ancora più basse. Sul Monte Rosa la minima rilevata dall'Arpa è stata di -32 gradi, mentre la massima di -30. In Veneto, la neve è arrivata a quote collinari, seppur con precipitazioni di scarso rilievo.
Per il weekend, poi, a Venezia è atteso il fenomeno dell'acqua alta con una massima di 115 centimetri. Per questo motivo si attiverà il sistema Mose.