Il campanilismo tra i due capoluoghi toscani innesca un alterco tra le due consuocere fuori dalla sala parto
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Doveva essere una giornata di festa e invece, in pochi minuti, si è trasformata in un finimondo, con un'aspra lite scoppiata tra i corridori del reparto di ostetricia dell'Ospedale Santa Chiara di Pisa. Protagoniste della vicenda, le due nonne di una bimba nata poche ore prima. Per sedare la bagarre, sfociata in spintoni e insulti, è dovuta intervenire una volante della polizia.
Le ragioni della lite sarebbero legati soprattutto a un certo campanilismo e all'eterna rivalità tra i due capoluoghi toscani, Pisa e Livorno. Tutto è iniziato all'arrivo in ospedale di una delle nonne, madre della partoriente, che era su tutte le furie per essere stata "l’ultima a sapere del parto della figlia” e anche perché sua nipote era stata fatta nascere a Pisa anziché a Livorno. Qui ha aggredito verbalmente la consuocera e ben presto sono volati, oltre alle male parole, anche spintoni reciproci. Una situazione che ha costretto il personale sanitario di turno a chiamare la polizia per sedare l'alterco. Alla base di tutto però, come ricostruito dai poliziotti, ci sarebbe solo un grosso malinteso.
La puerpera è livornese, mentre il padre della bambina è residente nel pisano. La sera prima la donna avrebbe accusato dei malesseri e sarebbe stata accompagnata in ospedale a Pisa. Qui i medici dopo qualche ora di osservazione hanno deciso di procedere per sicurezza al parto cesareo per garantire la salute di mamma e figlia. La partoriente però, non aveva avuto il tempo di avvisare la madre, confidando che a dare la notizia avrebbe provveduto la suocera.
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Al suo arrivo in ospedale, la donna ha contestato anche la decisione della figlia di far nascere la bambina a Pisa per scelta del padre. "L’onta" per la nonna labronica sarebbe quella di avere una nipotina “marchiata” dal luogo di nascita pisano, ma soprattutto avrebbe voluto fa nascere la bimba a Livorno per comodità familiare visto che per i 9 mesi la giovane era stata seguita nell’ospedale della sua città. Alla fine il diverbio si è placato grazie all'intervento della polizia e, ciò che è più importante, giovane madre e figlia stanno bene.