il fenomeno

Marbella (Spagna), nel laboratorio dove si clonano gli animali domestici

A "Zona Bianca" l'embriologo Enrique Criado Scholz: "L'aggressività dipende in buona parte dall'educazione"

24 Feb 2025 - 10:35
 © Da video

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Cani, gatti, cavalli e, persino, cammelli. In un laboratorio di Marbella, in Spagna, la clonazione su animali domestici e non sembra non conoscere limiti e oggi sono centinaia gli esemplari nati attraverso tecniche di riproduzione assistita. "Dal materiale originale riusciamo a copiare il 99,9% del Dna", spiega Enrique Criado Scholz, embriologo e ceo di Ovoclone che nel 2022 ha avviato la prima sperimentazione.

Dall'Italia all'Inghilterra, ogni mese da tutta l'Europa convergono nell'azienda spagnola fino a 150 richieste di persone interessate a trasmettere la linea genetica del proprio animale. Per la conservazione del pedigree di cani e gatti c'è chi non bada a spese e arriva a pagare in media 50mila euro, cifra che tocca i 300mila nel caso di cavalli e cammelli pregiati da impiegare nei concorsi di bellezza. "Si tratta comunque di animali nuovi che come tali vanno educati da zero", dice l'esperto che spiega come la "genetica influisca non più del 20%" sull'identità.

Alla domanda se l'aggressività di un cane può essere trasmessa all'esemplare clonato, l'embriologo precisa: "Esiste senza dubbio una potenzialità come la muscolatura o la mordacità però il modo in cui ci si prende cura dell'animale determina se questo diventerà o meno aggressivo", dice Criado Scholz. 

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