Sentenza di primo grado

Marche, neonato rimasto disabile "per errore medico": risarcimento milionario alla famiglia

L’invalidità del bimbo, tetraplegico e alimentato artificialmente, sarebbe stata determinata dalla mancanza di ossigeno durante il parto 

09 Gen 2023 - 17:02
 © Afp

© Afp

La famiglia di un bimbo tetraplegico ha vinto una causa contro l'ospedale marchigiano nel quale il figlio è nato 11 anni fa. Il bambino sarebbe rimasto disabile al 100% a causa di un errore medico durante il parto e dunque i genitori - come ha stabilito la sentenza di primo grado - hanno il diritto a un risarcimento di due milioni di euro. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Ancona.

Il bambino è nato nel 2011 all'ospedale di San Severino Marche. I medici, secondo la versione della famiglia, nonostante la situazione di sofferenza fetale, avevano deciso di scartare la possibilità di un parto cesareo. La scelta di un parto naturale con l'uso della ventosa ha avuto un esito infausto. Il bambino è venuto alla luce con il cordone ombelicale intorno al collo che gli impediva di respirare.  Il neonato "presentava al primo minuto ipotonia e assenza di attività respiratoria e cardiaca, tanto che venne intubato e sottoposto a massaggio cardiaco a seguito del quale, al secondo minuto, la frequenza cardiaca riprendeva", hanno dichiarato i periti. 
 

La famiglia, originaria dell'Umbria ma stabilitasi nelle Marche per lavoro, ha chiesto giustizia al Tribunale di Ancona intentando una causa contro l’Azienda Sanitaria. All’esito della consulenza tecnica d’ufficio il giudice Patrizia Pietracci, della II sezione civile, ha accolto la domanda dei genitori del piccolo disponendo un risarcimento di 2 milioni e 276mila euro. Lo riporta il quotidiano Il Messaggero
 

Il bambino che adesso ha compiuto 11 anni necessita di un’assistenza continua, è tetraplegico e alimentato artificialmente. Dalla ricostruzione emersa in giudizio, a ridurlo in questo stato sarebbe stata la mancanza di ossigeno prolungata mentre avveniva il parto con ventosa e con il cordone ombelicale stretto intorno al collo. Dal canto suo, l’Asur ha sempre parlato di tragica fatalità, negando il nesso causale tra la condotta dei medici e il danno patito dal bambino. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri