Due sicari incappucciati hanno atteso Marcello Bruzzese, 51 anni, mentre parcheggiava l'auto in garage. La vittima era sottoposta a un programma di protezione
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Agguato nel giorno di Natale nel centro storico di Pesaro. Marcello Bruzzese, 51 anni, calabrese, fratello di un collaboratore di giustizia, è stato ucciso a colpi di pistola. Almeno 30 bossoli sono stati trovati sul luogo dell'esecuzione. Due killer incappucciati hanno atteso il 51enne mentre parcheggiava l'auto in garage. La vittima, scampata a un altro agguato nel 1995, era sottoposta a un programma di protezione speciale.
Poco dopo le 18, due killer incappucciati hanno atteso che parcheggiasse l'auto in garage nella stretta via Bovio, dove abitava con la famiglia da tre anni, per scaricagli addosso una trentina di colpi di arma automatica calibro nove, di cui almeno 15 andati a segno: il 51enne era nell'abitacolo della vettura e si apprestava a scendere.
Scampato a un agguato nel 1995 - Bruzzese era già scampato a un agguato di stampo 'ndranghetista, nel luglio del 1995, a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria, in cui morirono il padre Domenico, 60 anni, e un cognato, mentre lui rimase gravemente ferito.
Programma di protezione speciale - La vittima, infatti, non era a Pesaro per scelta ma perché sottoposto a uno speciale programma di protezione in quanto fratello del collaboratore di giustizia, Biagio Girolamo Bruzzese. Abitava con la famiglia in una casa pagata dal ministero dell'Interno. A coordinare le indagini dei carabinieri, insieme ai pm di Pesaro, ci sarà comunque anche la Direzione distrettuale antimafia di Ancona.
I sicari hanno agito in maniera molto determinata e poi sono scappati a piedi tra le viuzze adiacenti nella zona a traffico limitato. Al momento dell'agguato la strada era deserta e i negozi chiusi. Anche il vicino ristorante aveva da poco chiuso dopo il pranzo di Natale. Bruzzese, conosciuto di vista da alcuni residenti, viene descritto come una persona gentile e riservata.