"Io, purtroppo, non ho nulla da festeggiare", aggiunge il giovane 23enne, che nella tragedia ha perso anche la sorella Noemi
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Per Simone Bartolucci, il 23enne scampato all'alluvione delle Marche che nella notte del 15 settembre ha perso la sorella Noemi, di 17 anni, e la madre Brunella Chiù, 56 anni, "il regalo di Natale più bello sarebbe ritrovare mamma". "Prima o poi la ritroverò, io ci spero e ci voglio credere - dice, con il viso rigato di lacrime -. Ho chiesto alla Regione Marche di svuotare dei laghetti non lontano dal punto in cui è stato trovato il piccolo Mattia, spero di ritrovare lì la mia mamma".
Simone lavora in un mulino e ora la sua famiglia sono "i datori di lavoro, i colleghi, la mia fidanzata Valentina". Vorrebbe che Natale fosse già passato - "io, purtroppo, non ho nulla da festeggiare" - ma non vuole che la tragedia che ha colpito le Marche passi invano. "L'appello che faccio al governo, alla Regione e a tutte le istituzioni è di lavorare davvero sulla prevenzione, quello che è capitato qui e più recentemente a Casamicciola, non deve più accadere", sottolinea Simone. "Bisogna fare manutenzione dei fiumi e dei torrenti, bisogna prestare attenzione al territorio, è inaccettabile quello che è accaduto", conclude.
La sorella di Simone, Noemi, è una delle 12 vittime accertate, la più giovane insieme al piccola Mattia Luconi, di 12 anni. Brunella Chiù, invece, risulta ancora dispersa, oltre tre mesi dopo l'alluvione, anche se è stata ritrovata la sua auto, ridotta a un ammasso di lamiere, vicino al fiume Nevola. Simone, la madre e la sorella erano scesi in strada dalla loro casa in contrada Coste per spostare le loro due auto, ma un'ondata di acqua e fango ha trascinato via le due donne a bordo del veicolo, mentre il giovane è riuscito a salvarsi attaccandosi a un albero.