Alluvione Marche, recuperata un'auto dal fiume: è di Brunella Chiù
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Si tratta dell'ultima persona che risultava dispersa, a un anno dalla tragedia
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Un anno dopo l'alluvione nelle Marche è stato ritrovato il corpo dell'ultima persona che risultava ancora dispersa. Si tratta della 56enne Brunella Chiù, il cui cadavere è stato rinvenuto acque antistanti le isole Tremiti. Lo ha comunicato alla Regione il Gruppo Carabinieri Forestale - Nipaaf di L'Aquila. La procura ha informato che alla notifica è stata allegata copia degli accertamenti esperiti dai Ris con i quali si attesta la compatibilità nella comparazione del Dna
della donna.
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Il corpo di Brunella Chiù non si trovava dalla sera del 15 settembre 2022 quando la donna, a fronte dell'improvvisa e disastrosa ondata del fiume Nevola seguita a piogge torrenziali a monte, stava tentando di mettersi in salvo con la propria auto Bmw bianca insieme alla figlia, Noemi Bartolucci, 17 anni, e al figlio Simone Bartolucci, 24 anni, che tentava di allontanarsi con un'altra vettura. Erano ancora nei pressi della loro casa, vicino al Ponte a Coste di Barbara, quando la furia delle acque li travolse: Brunella e Noemi vennero travolte e uccise mentre Simone riuscì miracolosamente a salvarsi rimanendo per diverse ore aggrappato a una grossa pianta prima di venire recuperato dai vigili del fuoco. Il corpo di Noemi, studentessa del Liceo di Scienze Umane a Senigallia, venne ritrovato il giorno seguente nel fiume a diversi chilometri dal punto in cui la corrente l'aveva inghiottita con la figlia. Cinque giorni dopo era stata recuperata la Bmw bianca di Brunella, ridotta a un ammasso di lamiere, vicino al ponte del Burallo a Corinaldo (Ancona).
Il corpo di Brunella, invece, era come svanito nel nulla: infruttuosi erano stati tentativi di ricerca, soprattutto dal parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine, anche con l'utilizzo di unità cinofile e dragando laghetti nella zona del Nevola, che l'hanno cercata senza soluzione di continuità per molti mesi. La spiegazione di quei tentativi falliti è arrivata con la comparazione del Dna di Brunella con il corpo di una donna ritrovato in precedenza nelle acque antistanti alle Isole Tremiti e ora sepolto nel cimitero di Vieste (Foggia), che nei giorni scorsi ha confermato la compatibilità con quello della 56enne di Barbara. La donna dunque era stata trasportata dalla corrente fino al mare e poi trascinata per centinaia di chilometri fino alla Puglia.
"Ritrovare mamma sarebbe il regalo di Natale più bello", aveva detto il figlio Simone Bartolucci a dicembre. Ora il corpo della donna è stato ritrovato proprio in vista della commemorazione delle vittime che si svolgerà in tutti i 17 comuni colpiti, tra cui Barbara, e con una fiaccolata a Pianello di Ostra.