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"Le scuse non bastano, ora serve solo giustizia e non vendetta. È difficile riuscire a comprendere quello che è successo". È il commento della famiglia di Alika Ogorchukwu, l'ambulante nigeriano ucciso a Civitanova Marche, tramite l'avvocato Francesco Mantella. "Se c'è un risvolto psichiatrico che si inserisce nelle cause dell'omicidio di Alika, serve riflettere: se Ferlazzo aveva un amministratore di sostegno, pare fosse la madre, perché questi non era vigilato? Bisognerà avviare una serie di verifiche", chiede il legale.