I piccoli, tra i 3 e i 5 anni di età, erano bersaglio di continui rimproveri, schiaffi e insulti. L'indagine è scattata dopo la segnalazione di alcuni genitori
Rimproveri, schiaffi, insulti: così una maestra della scuola materna "Anna Malfaiera" di Fabriano, in provincia di Ancona, vessava i bimbi di età fra i 3 e i 5 anni che doveva educare. A mettervi fine è stata la polizia che, dopo le segnalazioni di alcuni genitori, ha installato telecamere nascoste filmando le violenze. La donna è stata sospesa dall'esercizio della professione e denunciata per maltrattamenti fisici e psicologici.
I risvegli dei bimbi durante la notte - La prima persona a sospettare di maltrattamenti è stata la mamma di un alunno dell'istituto, la quale aveva notato un cambiamento nel comportamento del proprio bimbo: il piccolo faceva capricci per recarsi a scuola. Inoltre il bimbo, durante risvegli notturni, apostrofava il proprio peluche con espressioni del tipo: "Non lo fare più. Hai capito? Non te lo dico più. In castigo subito. Vai a riflettere seduto lì. E basta".
Gli insulti - E' stato allora che la polizia ha cominciato a sentire altri genitori, scoprendo che anche altri bambini si svegliavano urlando di notte. I piccoli hanno poi raccontato ai genitori che la maestra li vessava con parole come: "Imbecille"," perdente", "disgraziato", "topolino che fa la cacca".
L'angolo dei "cattivi" e le minacce - Le immagini catturate dalle telecamere nascosta hanno rivelato l'ignobile condotta della maestra. I bambini venivano costretti a sedersi, a forza di urla e spintoni, nel famigerato "angolo buio", un punto prestabilito della classe dove venivano confinati i "cattivi" mentre piangevano a dirotto. Non solo: i piccoli venivano anche minacciati di gravi ritorsioni nel caso in cui avessero raccontato ai genitori le offese e le botte ricevute ed erano accusati con disprezzo di "mammite".