La donna, di 76 anni, è stata colpita ripetutamente alla testa. La figlia viveva con la madre e soffriva di gravi problemi psichici
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Una donna di 76 anni, Maria Bruna Brutti, è stata uccisa a Fabriano (Ancona) in una villetta a schiera della zona di via Brocanelli. La figlia, Consuelo Galea, di 41 anni, è in stato di fermo per l'omicidio. La vittima è stata colpita ripetutamente alla testa con il calcio di una pistola mitragliatore da soft-air. La donna è piantonata nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Senigallia.
La 41enne, Consuelo Galea, era stata sottoposta a un trattamento sanitario obbligatorio a Bologna a metà giugno e gli inquirenti stanno eseguendo accertamenti su questo ricovero.
Il fermo è stato disposto dal pm Paolo Gubinelli, che ha affidato l'autopsia al medico legale Adriano Tagliabracci. La donna era andata a vivere con la madre da 15 giorni, ha spiegato in una conferenza stampa il dirigente del Commissariato di Fabriano Mario Russo. Da tempo era in cura psichiatrica a Bologna. Dopo aver aggredito la madre con l'arma giocattolo, colpendola al corpo e alla testa, fino a spaccarle il cranio, si è cambiata d'abito ed è uscita di casa, lasciando i vestiti sporchi di sangue all'interno.
A chiamare la polizia è stato il compagno della sorella gemella, che era andata a trovare la madre e si era preoccupata perché l'anziana non rispondeva al campanello. Sembra che la vittima abbia cercato di difendersi, ma non ha avuto scampo. Stando ad alcune testimonianze, i litigi fra le due donne erano di natura finanziaria, e piuttosto frequenti. Il giorno prima i vicini avevano sentito delle urla provenire dalla casa, ma venerdì nessuno aveva notato niente di strano.
L'interrogatorio formale di Consuelo Galea, difesa dall'avvocato Alfonso Marra di Bologna, non si è ancora svolto: venerdì la donna avrebbe fatto dichiarazioni abbastanza sconnesse, senza ammettere nulla. Su di lei però pesano indizi concordanti e gravi, compreso il fatto che la sorella e il fidanzato di quest'ultima l'hanno vista uscire dalla villetta poco prima della scoperta del cadavere. L'ipotesi d'accusa è omicidio aggravato dai futili motivi e dal grado di parentela.
E' stato "un omicidio barbaro", ha detto il commissario Mario Russo. Nella villetta dove si è consumata la tragedia, gli investigatori, coordinati dal pm Paolo Gubinelli, avevano trovato "diversi oggetti metallici sporchi di sangue".
Fino a un mese fa, l'anziana, originaria della Vallesina, viveva con l'altra figlia che ha scoperto il cadavere in un altro appartamento, sempre a Fabriano. Da poco però si era trasferita nella villetta con Consuelo Galea, trasferitasi a sua volta da Bologna.