Un amico dice di lui che "era cambiato negli ultimi tempi. Gli hanno inculcato idee sbagliate"
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Ventotto anni, marchigiano, incensurato, Luca Traini, arrestato a Macerata dopo aver seminato il panico per la città, risiede a Tolentino. Nel 2017 era stato candidato per la Lega Nord alle amministrative, al consiglio comunale di Corridonia. Ma in passato era stato vicino a Forza Nuova e a CasaPound.
A parlare di lui è un amico, Francesco Clerico, titolare della palestra frequentata da Traini fino a pochi mesi fa. "Direi che da una decina d'anni era diventato così - racconta -, prima aiutava il prossimo, era un buono. Gli hanno inculcato idee sbagliate, è cambiato. Non ci aveva mai dato problemi in palestra. Aveva anche amici di colore. Ho provato tante volte a farlo ragionare. Chi si aspettava questo?".
E aggiunge: "Abbiamo dovuto cacciarlo dalla palestra a ottobre, aveva atteggiamenti sempre più estremisti, faceva il saluto romano e battute razziste. E poi da tempo so che aveva una pistola". E poi, aggiunge, "la sua situazione familiare era disastrosa".