La Procura indaga per omicidio colposo plurimo. Intanto il ministro Delrio ha inviato una squadra di ispettori. Riaperta l'autostrada
"C'è un errore umano" dietro il crollo del ponte 167 sull'A14, all'altezza di Camerano (Ancona), che ha causato la morte di due persone. Ne è convinta la pm di Ancona, Irene Bilotta, che indaga per omicidio colposo plurimo. Nel mirino della Procura c'è soprattutto il calcestruzzo che reggeva i pilastri della struttura. Autostrade per l'Italia parla di un "incidente non prevedibile" e di "materiali in ottime condizioni". Intanto il ministro Delrio ha inviato una squadra di ispettori.
I lavori di manutenzione del ponte sono stati appaltati dalla Pavimental (controllata da Autostrade) alla Delabech di Roma, e nel cantiere lavorava anche il Gruppo Nori srl di Castelnuovo di Porto (Roma). Ma secondo la procura alla struttura lavoravano anche "altre ditte che stiamo cercando di individuare".
Sarebbe stato il cedimento dei pilastri provvisori realizzati per sostenere i martinetti utilizzati per sollevare il cavalcavia. Tra le ipotesi sulle cause dell'incidente c'è anche quella di un malfunzionamento della centralina che governa questi martinetti, che dunque avrebbero inclinato troppo il ponte, determinando il crollo.
In particolare sono due le ipotesi al vaglio della Procura di Ancona. Nel primo caso, il troncone potrebbe essersi inclinato durante il sollevamento proprio a causa dei martinetti. A causare il crollo potrebbe però essere stato anche il cedimento del pilone che faceva da perno. Il pm Bilotta affiderà una consulenza a un professore universitario per far luce sulla dinamica. E' stata inoltre disposta l'autopsia sui due coniugi rimasti uccisi.
"Intervento di routine" - Autostrade per l'Italia assicura tuttavia la "piena sicurezza dei cavalcavia" della propria rete. Gli inquirenti però si chiedono perché quel tratto non è stato chiuso al traffico giovedì mattina, durante i lavori. Una fonte dell'azienda ha replicato che si trattava di un "intervento di routine" e che la chiusura al traffico si verifica soltanto quando si sostituisce un ponte vecchio, di solito durante la notte.
Autostrade: valuteremo errori - Autostrade per l'Italia "ha chiesto con estrema urgenza alle aziende che hanno progettato ed eseguito i lavori sul cavalcavia crollato in A14 una relazione dettagliata su quanto accaduto, per accertare eventuali errori umani e valutare possibili azioni a tutela". Il cantiere, dice una nota della società, "era stato avviato il 7 febbraio e si sarebbe dovuto concludere, per quanto riguarda le attività sulle pile finalizzate all'innalzamento del cavalcavia, il 31 marzo".
"Operai non lavoravano sul cavalcavia, ma alla base" - "Dalla prima analisi, c'è stata una collisione fra il veicolo e la trave portante del cavalcavia: evidentemente la trave è crollata. Gli operai lavoravano non sul cavalcavia ma alla base, sono rimasti feriti probabilmente nell'atto di evitare il crollo". E' quanto dichiara Alessio Cesareo, comandante della polizia stradale delle Marche.
Riaperta l'autostrada - Dopo quasi una giornata di chiusura, l'autostrada è stata riaperta venerdì mattina in entrambe le direzioni.
"Giù i sostegni provvisori" - "E' andata in crisi la struttura dell'insieme dei sostegni provvisori del ponte", ha affermato l'ingegnere Giovanni Scotto Lavina, responsabile del procedimento presso Autostrade per l'Italia. "Stiamo facendo gli accertamenti del caso - ha aggiunto -. Il ponte è andato in crisi per i motivi che dovremo appunto accertare. La struttura di sostegno provvisorio è rimasta integra, questo ci teniamo a dirlo. Non è andata in crisi la struttura di calcestruzzo che sosteneva le travi fino all'inizio delle operazioni di sollevamento del cavalcavia. E' andata in crisi la struttura dell'insieme dei sostegni provvisori".