La giovane, in carcere per concorso nell'uccisione dei suoi genitori, ha il diritto ad avere i beni di famiglia e la pensione di reversibilità dei suoi
E' in carcere con l'accusa di concorso in omicidio dei genitori. Eppure la ragazzina di Ancona, la 16enne indagata con il fidanzato Antonio Tagliata di aver massacrato mamma e papà, potrà contare sull'eredità e sulla pensione di reversibilità di Fabio Giaccone e di sua moglie Roberta. La casa di famiglia sarà sua. A prescindere da qualsiasi conclusione dell'iter giudiziario.
Non importa se la ragazza sarà condannata: le ricchezze di famiglia le spettano come figlia unica, a meno che i parenti più prossimi si oppongano, come riporta il "Messaggero". Tale possibilità però sembra molto remota, secondo quanto dichiara l'avvocato della giovane, Annavittoria Banzi. La legale dice infatti che oggi nessuno tra i parenti ha la minima intenzione di far ricorso per indegnità della giovane all'eredità.
In base alle ultime indagini il movente del delitto sarebbe la reazione folle di due ragazzi che non volevano rinunciare alla loro storia d'amore. Antonio dice di essere andato nella casa della fidanzata per chiarire con i suoi, di aver portato la pistola solo "per proteggermi" e di aver fatto fuoco quando la 16enne gli urlò "Spara". Ma lei nega tutto e giura di aver creduto che quella del suo fidanzato fosse un'arma giocattolo.