"Bisogna alimentare la speranza di chi tra mille peripezie arriva tra noi. E mi dà fastidio quando sento i media definirli 'disperati', ma dove? Ma quando? Loro disperati? Semmai noi lo siamo, con la nostra vita spessoinutile e insensata". Lo ha detto nell'omelia, durante le esequie di Emmanuel Chuidi Namdi, l'arcivescovo di Fermo, monsignor Luigi Conti. E poi un'accusa ai media: "Avevo chiesto silenzio" ma non sono stato ascoltato.