L'ultimo addio alla 18enne uccisa a Macerata. Lo zio: "Questa è la battaglia del mondo civile contro quello della barbarie"
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"Lotteremo fino in fondo affinché questa ragazza di 18 anni, questa bambina uccisa a coltellate, fatta a pezzi e messa in due trolley, trovi giustizia". Lo ha detto Marco Valerio Verni, zio di Pamela Mastropietro e legale della famiglia, davanti alla chiesa Ognissanti di via Appia Nuova a Roma durante i funerali della giovane assassinata a Macerata. E la mamma: "Hai meritato il paradiso. Ti hanno fatto un male atroce, ma tu sei viva".
Il saluto della mamma - "Il paradiso - ha detto ancora durante la celebrazione Alessandra Verni, madre della giovane assassinata - non tutti se lo possono permettere. E tu sei viva, alla faccia di tutte le persone che ti hanno massacrato. Questo, amore, non è un addio. Un giorno di rincontreremo e sarà per sempre. Ti amo Pamy". Poi, ha continuato: "Ciao amore mio, mi manchi da morire. Quello che ti hanno fatto è disumano, è un dolore atroce, è una lama che si conficca nel cuore e te lo spacca a metà. Hai le gambe che tremano, vorrebbero cedere, hai sospiri di angoscia ma poi arrivi tu con i tuoi segni e mi fai capire che ci sei. Sei sempre vicino a noi".
Molti gli amici e i parenti della giovane che hanno partecipato alla cerimonia per tributarle l'ultimo saluto. Prima dell'arrivo della bara bianca in chiesa, la mamma ha seguito il carro funebre con un mazzo di rose rosse. All'esterno della parrocchia esposto uno striscione rosa con la scritta "Infinitamente... manchi ma ci sei!". Sia Macerata che la Capitale hanno proclamato il lutto cittadino.
Magliette, dediche e palloncini - L'allestimento della camera ardente ha suscitato grande commozione generale, con persone con indosso magliette con una foto di Pamela, un cuore e la scritta "da qui nessuno potrà mai portarti via", immagini della ragazza sorridente, libri di dediche, palloncini bianchi e fiori.
Davanti all'altare della chiesa, la bara bianca della ragazza con sopra un grande cuscino di rose rosse di "mamma e papà". Tra le numerose corone di fiori, figurano anche quelle del sindaco di Roma Virginia Raggi, della nonna Giovanna, dei professori e di Luca Traini, l'uomo che per "vendicare" la ragazza sparò all'impazzata a Macerata contro alcuni migranti di colore.