Secondo l'avvocato del 28enne di estrema destra "è stata un'azione scellerata". Mattarella: "Senza senso di comunità si arriva alla violenza". La condanna dell'Ue: "Attacco ai nostri valori"
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Il difensore di Luca Traini, il 28enne di estrema destra autore del raid xenofobo a Macerata, è convinto che alla base del drammatico episodio ci sia anche "un problema politico". "Mi ferma la gente a Macerata per darmi messaggi di solidarietà nei confronti di Luca. E' allarmante ma ci dà la misura di quello che sta succedendo", ha affermato l'avvocato Giancarlo Giulianelli, ribadendo che invece l'azione del suo assistito "è stata scellerata".
"Questa classe politica: destra, sinistra, centro come ha trattato il problema dei migranti? - ha chiesto il legale - Se questo è il risultato, allora Luca è la punta di un iceberg, la più eclatante e da condannare, ma la base è molto più vasta".
Secondo l'avvocato Giulianelli "ci sono persone, e non è neanche un fatto di razzismo, che non condividono il modo di gestire i migranti. La politica non ha dato una risposta al problema - ha concluso -. La destra l'ha strumentalizzato, la sinistra l'ha ignorato e sottovalutato. Se nel formicaio ci metti altre formiche, scoppia e poi può succedere questo".
Mattarella: "Senza senso di comunità si arriva alla violenza" - L'Italia "ha bisogno di sentirsi comunità, senza diffidenza. La mancanza di senso di comunità porta a diffidenza, intolleranza e a volte alla violenza". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale con quello che è parso un chiaro riferimento alle vicende di Macerata.
La condanna dell'Ue: "Un attacco ai nostri valori" - "Un attacco volontario ai nostri valori fondamentali, un tentativo di distruggere il tessuto che ci lega come europei". Lo ha affermato il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, su Twitter, commentando il raid xenofobo di Macerata. "E' nostro dovere condannare questa violenza e la spregevole ideologia alla base che ha colpito vittime innocenti a causa del colore della loro pelle. E' il frutto di razzismo e xenofobia odiosi".
Il sindaco di Macerata: "Episodio nazi-fascista e non isolato" - "Quella che è avvenuta sabato è una rappresaglia nazi-fascista di una persona che in un bar aveva dichiarato che sarebbe andato a sparare ai neri". Lo ha detto il sindaco di Macerata, Romano Carancini, parlando del raid compiuto da Traini. "Non è un fatto isolato, c'è un fermento che dobbiamo essere in grado, in maniera esplicita e non ambigua, di fermare e combattere", ha aggiunto.