Il suo intervento al XVIII congresso dell’Associazione Luca Coscioni: "Nessuno - dice in un video - può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni"
"Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni e condannarmi a una vita di torture". Sono le commoventi parole di Mario (nome di fantasia), il 43enne tetraplegico primo malato ad aver ottenuto il via libera al suicidio assistito in Italia. Il suo intervento al XVIII congresso dell’Associazione Luca Coscioni.