L'ex sindacalista vive sotto scorta dal 2017, dopo essere stato vittima di due aggressioni e varie minacce di morte
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L'ex segretario della Fim Cisl Marco Bentivogli, ora leader di Base Italia, ha ricevuto una lettera di minacce nei confronti della sua famiglia e degli uomini della sua scorta. Il plico, recapitato presso la sua abitazione ad Ancona, conteneva anche dieci proiettili carichi: cinque per fucile a pallettoni e cinque per pistola 7.65. Bentivogli vive sotto scorta dal 2017, dopo essere stato vittima di due aggressioni e varie minacce di morte.
Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell'ordine e la polizia scientifica. L'ennesimo episodio ha determinato l'intensificazione del dispositivo di tutela assegnato alla sicurezza di Bentivogli. La moglie e la figlia dell'ex sindacalista sono rimaste molto scosse dall'accaduto.
Riferimenti alla vicenda Ilva - La lettera minatoria conteneva riferimenti alla vicenda Ilva, per la quale già in passato Bentivogli aveva ricevuto minacce di morte. Nel giugno 2020 una busta venne trovata vicino all'abitazione a Roma di Bentivogli: conteneva una lettera con minacce e riferimenti alla ricorrenza dei dieci anni dell'accordo per la Fiat di Pomigliano, oltre a due cartucce di pistola calibro 38 e due calibro 9.
Sotto scorta dal 2017 - Marco Bentivogli, 51 anni, è sotto scorta dal dicembre 2017, quando era ancora segretario generale Fim-Cisl. L'Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale accordò la protezione dopo due aggressioni e varie minacce di morte.