A tre mesi dall'efferato delitto della 18enne, proseguono le indagini: la mafia nigeriana nel mirino degli inquirenti
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Sono scioccanti le intercettazioni che vedono indiretto protagonista Innocent Oseghale, accusato di aver fatto a pezzi il cadavere di Pamela Mastropietro. Desmond Lucky, il cui Dna non è nella casa degli orrori, al telefono dice che "Oseghale avrebbe dovuto far sparire il cadavere tagliandone una parte a pezzettini da gettare nel gabinetto, e mangiando il resto, dopo averlo congelato". Frasi che che sconvolgono, che appartengono alla mafia nigeriana.
A quasi tre mesi da quel 31 gennaio, ricorda il Messaggero, le indagini hanno appurato che delle quattro tracce di Dna ritrovate in quella casa di Macerata, tra tutti i reperti solo una è di un indagato, le altre tre vengono ritenute non influenti dagli investigatori. Tra le foto trovate nei cellulari sequestrati, ha spiegato il procuratore capo Giorgio, in particolare di Awelima, ce ne sono alcune di africani torturati e del sezionamento di un animale. Nei file si vedono un giovane di colore con la lingua tagliata e un altro a terra con evidenti segni di pesanti vessazioni.
Il funerale di Pamela si celebrerà il 5 maggio. Roma ha già proclamato il lutto cittadino: cerimonia a Ognissanti, poi la tumulazione al Verano.