L'uomo ha negato anche di aver "offerto" la giovane a Lucky Awelima per un rapporto sessuale
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"Non ho ucciso io Pamela e nemmeno ho sezionato il suo cadavere. Tantomeno l'ho proposta ad Awelima per un rapporto". Lo ha detto Innocent Oseghale al gip Rita De Angelis durante un interrogatorio nel carcere di Ascoli Piceno, all'indomani della nuova ordinanza di custodia cautelare emessa a suo carico dal gip di Macerata per l'omicidio di Pamela Mastropietro.
Oseghale ha risposto sia in italiano sia in inglese alle domande nel corso di un interrogatorio durato circa due ore. Come già durante l'interrogatorio del 15 marzo, il nigeriano ha ribadito la sua estraneità alle accuse che gli muove la Procura di Macerata. Ha ricostruito nei dettagli tutti i suoi movimenti del 30 gennaio, giorno in cui l'accusa colloca la morte della ragazza romana, ritrovata il giorno dopo a pezzi dentro due valige.
Oseghale ha detto di essere uscito dall'appartamento in via Spalato e di aver lasciato Pamela, ancora viva, distesa sul letto. Con lei, secondo la sua versione, sarebbe rimasto Desmond Lucky, altro nigeriano finito in carcere insieme a Lucky Awelima per l'omicidio della 18enne. Oseghale ha spiegato di essersi allontanato dall'appartamento per andare a consegnare droga ad alcuni clienti in via Cairoli e in un'altra zona di Macerata non meglio identificata; ha fatto anche i nomi di alcuni acquirenti dello stupefacente.
L'uomo ha poi aggiunto di essere tornato a casa e di aver notato sangue in alcuni punti dell'appartamento e nei pressi delle due valige. Insospettito, ha raccontato di averle aperte scoprendo che contenevano i resti di Pamela. A suo dire in casa non c'era più Desmond Lucky. Oseghale ha anche negato di aver offerto al suo connazionale Lucky Awelima l'opportunità di avere un rapporto sessuale con la ragazza, circostanza che gli viene contestata dalla Procura, ma non dal gip di Macerata.
Riferendosi a questa contestazione il legale del nigeriano osserva che "non c'è nessun riscontro indiziario a supporto, e non a caso il gip ha rigettato la richiesta di applicare ad Oseghale la custodia cautelare; rimane una mera ipotesi investigativa, priva di riscontri oggettivi".