La 18enne aveva lasciato volontariamente la comunità di recupero "Pars" di Corridonia
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Proseguono le indagini per individuare l'assassino di Pamela Mastropietro, la 18enne di Pollenza, nelle Marche, il cui cadavere è stato ritrovato smembrato in due valigie sul ciglio di una strada. Fermato un uomo, un nigeriano, e interrogati altri sospetti. La 18enne romana il 29 gennaio aveva lasciato volontariamente la comunità di recupero "Pars" di Corridonia, dove era ospite. La madre della vittima: "Non dovevano farla andare via".
L'uomo fermato, Oseghale Innocent, in possesso di permesso di soggiorno scaduto e con precedenti per stupefacenti, agli inquirenti ha raccontato di aver visto la 18enne romana ma poi ha negato qualsiasi responsabilità, indicando anzi altre persone.
Vestiti della vittima a casa dell'uomo - Tuttavia a casa dell'uomo, i militari hanno trovato i vestiti della vittima, sporchi di sangue, e altre tracce ematiche, nonché uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì dove la ragazza aveva precedentemente acquistato una siringa.
Durante la notte gli investigatori hanno effettuato varie perquisizioni, una in un condominio in via Spalato, dove probabilmente abita il fermato e dove sono stati sentiti alcuni inquilini: ad un appartamento sono stati apposti i sigilli. Perquisita anche un'altra abitazione in via dei Velini, dove vivono due giovani stranieri, anche loro interrogati a lungo.
La madre della vittima: "Non dovevano farla andare via" - "Spero tanto che non sia lei", aveva detto la donna prima che il corpo fosse identificato. "Non ho idea perché si sia allontanata dalla comunità, vorrei che qualcuno mi spiegasse come ha fatto", si è chiesta polemicamente accusando anche la stampa. "Possibile che debba saperlo dai media?", ha quindi sottolineato.
Comunità sotto shock - Tutta la comunità, operatori e ospiti, "è sotto shock". La 18enne non era considerata uno dei casi più gravi, a Corridonia seguiva anche lezioni di musica. E nessuno si sa spiegare né perché se ne sia andata, né perché abbia fatto una fine così atroce.
Chi era Pamela - La 18enne era da tempo dipendente dalle droghe. "Tutti dipendiamo da qualcosa che ci fa dimenticare il dolore", scriveva su Facebook. Aveva anche studiato in una scuola per estetisti a Roma, fors eper poter aiutare la madre, un giorno, nel salone di bellezza nella Capitale.