La scoperta grazie a una perdita d'acqua. Tragedia analoga nell'Aquilano per una coppia di ultraottantenni
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Tragedie della solitudine nelle Marche e in Abruzzo. In un'abitazione del centro storico di Recanati (Macerata), sono stati rinvenuti i cadaveri di due sorelle, Luisa Berenice Stortini, 69 anni, e Piermaria Luigia Stortini, 71 anni. Erano riverse l'una accanto all'altra: la più grande sdraiata a letto e l'altra seduta accanto. La morte, stando ai primi accertamenti effettuati, è legata a cause naturali, ma risalirebbe, visto l'avanzato stato di decomposizione dei corpi e alla loro quasi mummificazione, ad alcuni mesi fa. La scoperta è stata fatta a causa della perdita d'acqua, segnalata alla polizia locale, da parte del proprietario di un locale sotto l'abitazione. Vicenda analoga nell'Aquilano, a Roccacasale: il marito 86enne muore all'improvviso colpito da un malore; lei, 83 anni, si spegne di stenti. I cadaveri trovati all'alba, a quasi una settimana dal decesso.
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Una volta segnalata alla polizia locale la perdita d'acqua da parte del proprietario di un locale sotto l'abitazione a Recanati delle due sorelle, con i vigili sono intervenuti anche i vigili del fuoco, che hanno dovuto sfondato la porta, per poi arrivare alla macabra scoperta. La morte delle anziane potrebbe risalire all'estate o a molto prima. Le sorelle erano legatissime, da come riportano le cronache locali, e non si erano mai sposate. Ultimamente, una delle due era costretta a letto e l'altra le badava.
Servirà l'autopsia per accertare le cause della morte delle due sorelle e capire se i decessi sono avvenuti in tempi diversi.
Nel maggio del 2022, una tragedia simile si verificò a Macerata: 80enne morì per malore e la moglie e il figlio, invalidi, rimasti soli in casa, perirono poco dopo di fame e sete, senza riuscire a dare l'allarme.
Ha avuto un malore Salvatore Marino, 86 anni di Roccacasale (L'Aquila), che da tempo assisteva la moglie, Angela Giuliani, 84 anni, non autosufficiente. L'uomo è morto e così la moglie non ha più avuto nessuno che la assistesse.
La coppia viveva in solitudine nella località montana alle falde di monte Morrone, in Valle Peligna, a pochi passi da Sulmona, ed era molto riservata; senza figli aveva una nipote a Milano. Ad avvisare i carabinieri un conoscente che ha provato più volte a contattare telefonicamente gli anziani, perché ogni mercoledì si recava a casa loro per le faccende domestiche.
La Procura di Sulmona ha aperto un'inchiesta, anche se sono pochi i dubbi su quanto accaduto - almeno cinque giorni fa - ad Angela Giuliani e Salvatore Marino. La donna, malata e allettata da anni, era assistita dal marito che probabilmente è deceduto a seguito di un malore; lei sarebbe morta di stenti, per mancanza delle cure necessarie. La coppia è stata rinvenuta senza vita in camera da letto.
Esclusa subito per loro una morte violenta e anche una possibile intossicazione da monossido poiché, dalle verifiche svolta sugli impianti e sulla caldaia, non è emerso nulla di anomalo. "Una coppia molto riservata", la definisce il sindaco, Enrico Pace. Intanto il magistrato di turno ha sequestrato l'abitazione e ha acquisito le sommarie informazioni raccolte dai carabinieri. Non si svolgerà l'autopsia, atteso il nulla osta per i funerali.