"Il vaccino è l'unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione", si legge nel cartello appeso all'ingresso dello studio del dottor Amedeo Giorgetti
"Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Se crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia, è pregato di cambiare ambulatorio perché non tollero queste accuse stupide e offensive". E' il cartello appeso dal dottor Amedeo Giorgetti, medico di base a Recanati (Macerata), all'ingresso del suo studio.
"Fino a oggi, il vaccino è l'unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione", si legge ancora. Un cartello messo "in un momento di grande rabbia". Il medico di base intende spiegare alla Asl i motivi della sua decisione e comunque ricusare i pazienti No vax dopo averli curati e portati a guarigione.
Tra i casi che lo hanno portato all'esasperazione, "un paziente 55enne obeso, iperteso e diabetico, col quale da sei mesi sto discutendo per cercare di convincerlo a fare il vaccino e lui: 'No, per carità, chissà che mi mettete dentro'. E' risultato positivo al tampone". Giorgetti ha inviato l'equipe medica dell'Usca che lo ha seguito per le cure domiciliari. "Gli ho detto che una volta guarito avrebbe dovuto cambiare medico - prosegue -. Così ha fatto, per fortuna sua e mia".
E ancora "una coppia di 70enni che abitano in campagna al mio invito a vaccinarsi mi hanno preso a pernacchie. Sabato mattina la moglie mi chiama spaventata, gridando che il marito non respirava più. Li ho seguiti, ho subito disposto l'intervento dell'Usca. Ora stanno bene".
Non c'è solo il rifiuto del vaccino, ma anche "le accuse di essere venduto a Big Pharma. Basta avere a che fare con gente che mi tratta a pesci in faccia e quando prende il Covid non solo pretende di ricevere immediatamente assistenza, ma usa arroganza. Voglio dare un segnale forte ai No vax: se continuate così il vostro medico vi lascia. Chissà che il muro finalmente non si sgretoli...".