I profughi, provenienti dal Nord Africa e ospitati in una struttura in provincia di Ascoli, hanno chiesto di poter dare aiuto alla protezione civile
Dalla cittadina di Amandola (Fermo), quella con il campanile "spuntato" dal sisma che ha devastato il Centro Italia, arriva una bella notizia di integrazione, in queste ore di dolore. Venti richiedenti asilo, provenienti dal Nord Africa e ospitati in una struttura di Monteprandone (Ascoli Piceno), si sono uniti ai circa 800 soccorritori che operano nelle aree disastrate. I giovani hanno chiesto di prestare aiuto alla protezione civile, che li ha destinati, appunto, ad Amandola.
I venti sono partiti volontari alla volta di Amandola, uno dei centri marchigiani colpiti dal terremoto, in supporto alla Protezione Civile comunale, per prestare soccorso alla popolazione locale.
"Sono stati proprio loro - ha sottolineato il responsabile del centro dove i richiedenti asilo vivono nell'Ascolano, Paolo Bernabucci, presidente del Gus, Gruppo Umana Solidarietà - a offrirsi per dare una mano in questo momento tragico alla regione che li ospita".