PRONTI INVIO 500 MILITARI ANTI-SCIACALLAGGIO

Terremoto, Errani: "La situazione è estremamente difficile"

"Al lavoro con i sindaci e le regioni". Intanto ad Accumoli disposta l'evacuazione del paese. Aperto un fascicolo per disastro colposo dopo crolli in Umbria

02 Nov 2016 - 14:03

"La situazione dopo il terremoto 6.5 e le successive scosse che hanno coinvolto così tante realtà è estremamente difficile. Non lo dobbiamo nascondere". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il commissario per la ricostruzione Vasco Errani. "Stiamo lavorando - aggiunge - per trovare soluzioni che consentano di tenere la popolazione in condizioni di vita accettabili sul territorio e stiamo lavorando comune per comune con i sindaci e le regioni".

Sindaco di Accumoli dispone l'evacuazione del paese - Intanto il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, con una ordinanza firmata il 30 ottobre, dopo la violenta scossa che ha colpito Umbria e Marche, ha ordinato l'evacuazione totale di tutto il centro abitato. "Si è verificata una grave situazione di emergenza nel territorio comunale" con ulteriori crolli nella zona rossa che hanno causato anche danni alla viabilità "tali da compromettere la percorrenza anche dei mezzi di soccorso oltre a rilevanti danni agli impianti e agli edifici, sia pubblici che privati".

Pinotti: pronto invio di 500 militari anti sciacallaggio - Nelle zone del centro Italia colpite dai terremoti "oltre ai 1.237 militari con 134 mezzi già sul terreno, siamo pronti a inviare altri 500 uomini, in coordinamento con l'Interno, per presidiare le zone terremotate e prevenire gli atti di sciacallaggio". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in un'intervista a Il Messaggero. "Le spese per le forze armate non servono soltanto per la Difesa, ma per dare sicurezza ai cittadini", ha sottolineato.

Fascicolo per disastro colposo dopo crolli in Umbria - Una sorta di indagine conoscitiva sui crolli legati al terremoto in Valnerina è stata avviata dalla procura di Spoleto, competente per territorio. Nel fascicolo viene ipotizzato il reato di disastro colposo a carico di ignoti. Gli accertamenti, avviati già da qualche tempo, vengono condotti per verificare se ci possano essere state eventuali responsabilità per i crolli che hanno interessato edifici pubblici e privati in vari centri. Gli inquirenti hanno avviato un censimento degli edifici interessati. L'attenzione è concentrata sulle pratiche di finanziamento per gli interventi relativi ai precedenti terremoti. In particolare per i lavori di ristrutturazione su edifici pubblici e privati.

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