Andrea Marchionni, l'ex falegname che ha ucciso la compagna di suo fratello a Fossombrone (Pesaro Urbino), ha confessato davanti al gip
Marina Luzi. © Facebook
"Ho puntato alla testa per non farla soffrire". Lo ha detto al gip di Urbino Andrea Marchionni, l'ex falegname di 47 anni che lo scorso 25 luglio ha ucciso a colpi di pistola la cognata Marina Luzi, 40, madre di una bambina di due anni, nella villetta bifamiliare che condividevano a Fossombrone. L'uomo ha reso una confessione delirante, spiegando che la vittima, vaccinata contro il Covid, lo aveva contagiato.
"Marina appartiene alla massoneria ed è, non lei sola, la causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche", ha detto l'ex falegname. Ha continuato: "Loro, che si sono vaccinati contro il Covid, hanno contribuito ad aumentare i miei malesseri fisici. Da due anni mi perseguitano e sono stanco. I motivi del mio gesto li trovate nel mio pc e in una chiavetta Usb".
Andrea Marchionni ha ucciso la compagna di suo fratello con un colpo di pistola al volto. Subito dopo si è costituito ai carabinieri. Il gip Francesca D'Orazio ha convalidato l'arresto e ha disposto la custodia in carcere dell'uomo a causa della sua pericolosità sociale e per il rischio di reiterazione del reato. Nell'ordinanza di convalida del fermo, il gip evidenzia come Marchionni abbia "lucidamente approfittato del fatto che Marina fosse sola", prima di prendere la pistola e spararle.
L'omicida ha anche consegnato al giudice un foglio scritto di suo pugno, dove si legge: "La massoneria è coinvolta nella vicenda Covid e il vaccino contiene sostanze dannose per la salute, dispositivi elettronici talmente piccoli da non essere visti a occhio nudo". Il suo scritto continua: "Marina Luzi, insieme ad altre persone, ha operato per contagiarmi e procurarmi danni fisici con questi dispositivi che sono a tutti gli effetti armi biologiche".
Nella sua ordinanza, il gip ha evidenziato l'"assoluta freddezza dimostrata nel compiere un gesto così efferato e la totale incapacità dimostrata dall'indagato di controllare pulsioni e istinti legati alla volontà di tutelarsi da presunte persecuzioni, anche a costo di sacrificare la vita di una giovane donna".