SENTENZA ATTESA

Morte Martina Rossi, la Cassazione conferma le condanne a 3 anni | Il padre: "Mai impunità per chi fa male a una donna"

I ricorsi di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati ad aprile per tentata violenza sessuale sulla ragazza morta a Palma di Maiorca nel 2011, sono stati dichiarati inammissibili

08 Ott 2021 - 12:56

La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza della corte d'appello di Firenze che il 28 aprile scorso ha condannato a 3 anni Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenza sessuale su Martina Rossi. La giovane studentessa genovese è morta il 3 agosto 2011 precipitando dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca, dove era in vacanza con le amiche. I ricorsi sono stati dichiarati inammissibili.

Martina, 20 anni, è morta mentre cercava di sfuggire a una violenza sessuale: è questa la verità che cristallizza la decisione della Quarta sezione penale della Corte di Cassazione, arrivata dopo sette ore di udienza e circa due ore di camera di consiglio. "Probabilmente i due condannati faranno richiesta di sospensione della pena e di ammissione ai servizi sociali - spiega l'avvocato Stefano Savi che segue la famiglia di Martina -, ma resta la soddisfazione di una decisione definitiva su questa vicenda che risponde alla realtà: Martina è morta cercando di sfuggire a una violenza sessuale. E' stato un calvario per i familiari di Martina. Oggi è una soddisfazione, una soddisfazione amara che si mescola alla commozione per la tragedia e il dolore della perdita, e per l'attesa. La famiglia di Martina ha aspettato questo giorno per dieci anni".

I due giovani della provincia di Arezzo erano stati prima condannati a 6 anni, poi assolti il 9 giugno del 2020 "perché il fatto non sussiste dalla Corte d'appello di Firenze che aveva dato per buona l'ipotesi del suicidio. Era stata la stessa Cassazione a riaprire il caso, rilevando errori e sottovalutazioni in quella decisione, e disponendo un processo bis, nel quale poi erano stati condannati ad aprile.

Il papà della ragazza: "Mai impunità per chi fa male a una donna - "Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c'è più, ma anche soddisfatto perché il nostro Paese è riuscito a fare giustizia". Lo ha detto Bruno Rossi, dopo la sentenza per la morte della figlia Martina.

La difesa di Vanneschi: "Ricorreremo alla Corte europea - Stefano Buricchi, difensore di Luca Vanneschi, esprime "grande amarezza" per la conferma della condanna. "Abbiamo creduto fino all'ultimo al riconoscimento dell'innocenza di Luca - dice -. Ma non è finita qui. Ricorreremo alla Corte Europea e chiederemo la revisione del processo". 

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