TERRIBILE EQUIVOCO

Toscana, scambia moglie per un ladro e le spara: grave in ospedale

La donna si era alzata per far rientrare il gatto. Il 65enne ha sentito i rumori ed corso a prendere la pistola

11 Set 2016 - 18:57

Lei si alza di notte per aprire la porta di casa al gatto, lui sente dei rumori sospetti, pensa a un ladro, spara e colpisce la moglie. Adesso la donna, 50 anni, è grave in Rianimazione, nell'ospedale di La Spezia. E' accaduto nella casa dove la coppia vive a Fosdinovo (Massa Carrara), dove l'uomo, 65 anni, ha fatto fuoco con una pistola revolver calibro 357: il proiettile dell'arma, regolarmente detenuta, ha raggiunto la donna alla spalla.

Secondo i carabinieri, il 65enne ha sparato un solo colpo. L'uomo avrebbe equivocato notando una sagoma che camminava vicino a una porta finestra che dà sul giardino. Era invece la moglie, alzatasi dal letto per aprire al gatto. Il marito però ha pensato a un ladro e ha preso la pistola, arma regolarmente denunciata, e ha sparato. In un primo momento la donna è stata portata al pronto soccorso di Sarzana, poi trasferita a La Spezia. Sembra che il 65enne fosse preoccupato per i ladri dopo aver subito in passato più furti.

Il pensionato, proprio perché pensava che stessero entrando dei ladri nella villetta, ha sparato un colpo di pistola contro una finestra, colpendo la moglie ad una spalla. Sul posto è intervenuto il nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Massa Carrara. L'arma e' stata sequestrata e sono in corso accertamenti. La moglie è ricoverata all'ospedale di La Spezia dove ha subito un intervento chirurgico alla spalla colpita.

La moglie conferma i fatti - La donna di 50 anni gravemente ferita è stata sentita dai carabinieri nell'ospedale dove è ricoverata. Nel colloquio avuto con gli investigatori la donna ha confermato il fatto e la circostanza. Non sono quindi emersi aspetti o particolari difformi da quelli già raccolti e sulla base dei quali i carabinieri hanno effettuato la ricostruzione dell'incidente. Ora la donna è in prognosi riservata, anche se non in pericolo di vita. I medici si sono riservati 48 ore per esprimere la prossima diagnosi.

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