Matteo Messina Denaro, l'ultimo viaggio del boss verso una Castelvetrano divisa tra cordoglio e condanna

Il corpo di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso morto nel reparto detenuti dell'ospedale dell'Aquila, è stato sottoposto ad autopsia alla presenza dell'esperto nominato dalla Procura del capoluogo abruzzese nel sotterraneo del laboratorio di Anatomia patologica dell'ospedale San Salvatore. Il feretro poi sarà scortato da L'Aquila fino al cimitero di Castelvetrano, città natale del boss, che si divide tra condanna, indifferenza e cordoglio. L'arrivo della salma è previsto per mercoledì mattina.

 La bara scelta dalla famiglia è in legno di frassino e costa 1.500 euro. Messina Denaro non sarà cremato, la salma verrà tumulata in un loculo nella cappella di famiglia, dov’è sepolto il padre Francesco, già capomafia della provincia di Trapani a fine anni Ottanta. Per il trasferimento - secondo il Corriere della Sera - è stato predisposto un comitato permanente con i prefetti delle province interessate dal tragitto. I funzionari del ministero dell'Interno sono al lavoro per organizzare la scorta al corteo funebre lungo l'autostrada. Non è escluso però che si scelga un trasporto navale, facendo viaggiare il carro funebre sul traghetto Napoli-Palermo.

 Nel paese dei Messina Denaro c'è chi parla di "liberazione" dopo la morte del capomafia. In pochi però parlano della notizia del giorno, a regnare sono silenzio e indifferenza. Sui social il discorso cambia: sulle pagine Facebook locali si leggono decine di messaggi di cordoglio nei confronti della famiglia. Non sono pochi però gli utenti che invitano a vergognarsi i concittadini che si sono esposti offrendo le condoglianze alla famiglia Messina Denaro.