"Arrestarmi è stata un'ingiustizia"

Matteo Politi: "Non sono un falso chirurgo, la laurea l'ho presa in Kosovo"

Dietrofront del procuratore di Bucarest, che ha definito autentico il titolo di studio conseguito dal 43enne veneziano e archiviato le accuse. In Appello era stato condannato per falso

21 Ott 2023 - 10:24
 © Ansa

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Era stato accusato e condannato per essersi spacciato per anni per chirurgo plastico in Romania. Ma ora è emerso che la laurea di Matteo Politi in Medicina era vera e che non danneggiò le pazienti. "Sono stato vittima di un gioco al massacro, non ho commesso alcunché di illecito. Arrestarmi è stata un'ingiustizia", dice il 43enne veneziano. A marzo era stato condannato in Appello a Bucarest per aver truffato pazienti e colleghi. Dopo l'arresto a Marghera (Venezia), è stato sottoposto all’obbligo di firma a Mestre. Secondo l'accusa, aveva sola terza media. Dalla Romania, però, è poi arrivata la notizia dell'archiviazione dell'ipotesi di falso: il procuratore di Bucarest, infatti, ha definito autentica la laurea in Medicina conseguita da Politi a Pristina, in Kosovo.

"Nessun illecito"

 Intervistato da Il Corriere della Sera, Politi commenta: "In Romania ho esercitato legittimamente sotto ogni profilo la professione sanitaria di chirurgo estetico. La mia attività è stata svolta in perfetta osservanza delle norme romene in campo medico, sanitario e imprenditoriale". E ancora: "Nessun danno o lesione personale è stata da me cagionata ad alcun soggetto sottoposto alle mie cure in Romania".

La laurea in Kosovo

 "La mia laurea - aggiunge - è stata conseguita all'Università di Pristina in Kosovo il 23 ottobre 2013, prima dell'ingresso in Romania, mentre il diploma di scuola superiore nel 1999 sempre in Kosovo, entrambi sono depositati agli atti del Tribunale Rumeno e dichiarati autentici".

Mettere tutto alle spalle"

" Nel 2011 patteggiò a Verona, poi ci fu la condanna in Romania e il carcere prima a Bucarest e poi in Italia, fino al dietrofront del pm. Ora il 43enne veneziano vuole solo "mettere alle spalle tutto l'inverosimile che mi ha visto coinvolto". Ma, soprattutto, "un domani mi vedo a fare legittimamente ciò per cui ho studiato, il medico chirurgo".

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