A “Pomeriggio Cinque” parlano le ultime persone che hanno incontrato il ragazzo poi ritrovato morto tra i boschi di Chiesa in Valmalenco
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Ci sono ancora tante domande sulla morte di Mattia Mingarelli, il 30enne comasco scomparso nei boschi di Chiesa in Valmalenco il 7 dicembre scorso e il cui corpo è stato ritrovato senza vita alla vigilia di Natale. A “Pomeriggio Cinque” due testimonianze esclusive, quelle delle ultime due persone che hanno visto Mattia. “L’ho visto a pranzo, era solare, come suo solito - racconta Graziella, ristoratrice della baita che Mattia ha lasciato alle 14:30 - e ci aveva dato appuntamento a cena. Non si è visto, non mi sono fatta troppo domande. Pensavo semplicemente avesse cambiato idea”.
Tra pranzo e cena, l’agente di commercio si reca anche in un’altra baita, da Giorgio: “Ci siamo incontrati verso le 17:30 abbiamo bevuto due bicchieri di rosso, quando se ne è andato mi sono messo a letto”. La mattina dopo però Giorgio ritrova il cellulare di Mattia: “Ho provato ad inserire la mia SIM perché altrimenti non avrei potuto sbloccare il telefono. Appena l’ho acceso mi è arrivato un messaggio. Era suo papà.”