Le fiamme sono divampate tra le sterpaglie nella zona che va da Torre Spaccata a Cinecittà, alla periferia est della Capitale
Restano sempre gravi le condizioni dei quattro soccorritori feriti durante le operazioni di spegnimento del maxi rogo di mercoledì a Roma. "Abbiamo 4 pazienti in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il più grave è il vigile del fuoco di 51 anni, l'unico per ora non intubato, ma presenta le ustioni più gravi per estensione e profondità. Interessano il 54% del corpo", spiega Giuseppe Spaltro, direttore del Centro Grande Ustionati del Sant'Eugenio. Intanto la Procura, dopo aver ricevuto l'informativa da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine, aprirà un fascicolo di indagine.
"La volontaria della Protezione civile 38enne - ricorda Spaltro - ha ustioni sul 19% del corpo, un altro sul 31% e il meno grave sul 9% del corpo". Il direttore del Centro Grande Ustionati del Sant'Eugenio spiega poi che "tre feriti verranno operati la prossima settimana, verrà rimossa la parte necrotica delle ustioni ed effettuata una copertura con innesti da donatori del banco della pelle di Cesena. Dopo il primo intervento ce ne saranno altri"
Le fiamme tra le sterpaglie sono divampate nella zona che va da Torre Spaccata a Cinecittà, alla periferia est della Capitale.
"Sono qui per mostrare vicinanza alle famiglie, ai vigili del fuoco e alla Protezione Civile: questo del Sant'Eugenio è un reparto di grande eccellenza e sono seguiti al meglio". Lo dice il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, all'uscita dell'ospedale.. "Nel volontariato si creano legami forti, è qualcosa che conosco e ne apprezzo il grande valore", aggiunge Rocca.
© Withub
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La Procura di Roma è in attesa delle informative da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute nelle operazioni di spegnimento del maxi incendio. Dopo la trasmissione a piazzale Clodio dell'incartamento si procederà all'apertura formale del fascicolo di indagine.
Il Direttore del Dipartimento di Protezione Civile di Roma Capitale, Giuseppe Napolitano, ha rivolto un appello ai cittadini: "Donare il sangue all'ospedale Sant'Eugenio per i quattro soccorritori rimasti gravemente feriti. La donazione è il motore delle attività sanitarie e, notoriamente, i mesi estivi sono quelli più delicati. Un piccolo gesto può risultare determinante per aiutare queste persone. A loro, e alle loro famiglie, va tutto il nostro affetto e la massima vicinanza".