DOPO L'INTERVISTA FUORI DAL CARCERE

Omicidio Melania Rea, la rabbia del fratello contro Parolisi: "La vita di mia sorella vale così poco?"

I legali della famiglia della vittima: "Parolisi continua a mentire". L'ex militare è stato condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio della moglie ed è uscito dal carcere per un permesso premio

06 Lug 2023 - 16:13
  © Ansa

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Prova rabbia Michele Rea, fratello di Melania, la donna uccisa da Salvatore Parolisi con 35 coltellate ad aprile 2011 e ritrovata nel boschetto delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. A dichiararlo è lui stesso all'Adnkronos: "Ho provato rabbia per quello che è stato e per quello che è, sebbene il personaggio non mi faccia ormai più né caldo né freddo, e non meriti niente. Io voglio solo giustizia, la continuo a cercare e farò di tutto per averla". Parolisi è stato condannato a 20 anni di carcere per l'omicidio della moglie ed è uscito dal carcere per un permesso premio, il primo dopo 12 anni di reclusione. "Dodici anni: la vita di una persona, di una mamma, di una ragazza uccisa in quel modo vale così poco?", ha domandato il fratello della vittima.

Parolisi ha già scontato 12 anni di reclusione e può ora usufruire dei permessi giornalieri. La famiglia Rea continua a combattere contro la possibilità che l'ex militare possa ottenere uno sconto di pena o altri permessi premio.

L'intervista di Parolisi

 Il riferimento di Michele Rea è alle dichiarazioni rilasciate da Parolisi a "Chi l'ha visto?", in cui ribadisce la sua innocenza. "Ho tradito Melania più volte, ma non l'ho uccisa. E con Ludovica era una solo una scappatella", ha dichiarato l'ex militare. "Se trovassi un lavoro potrei uscire, ma chi me lo dà un lavoro? Quando sentono il mio nome e cognome, scappano, fanno il deserto. Mi hanno dato 12 ore di permesso dopo 12 anni".

Le parole del fratello di Melania Rea

 "L'intervista di Parolisi si commenta da sola e il personaggio, purtroppo, lo conosciamo", ha affermato ancora Michele Rea. "Dicono che il carcere riabiliti, soprattutto nelle relazioni interpersonali, ma io credo che lui sia peggiorato in questi anni e lo ha dimostrato. Non mi sembra il caso che dopo 12 anni un assassino del genere possa uscire, rifarsi una vita e avere contatti con altre persone, con la società. Tanto si è fatto in questi anni per il femminicidio, ma tanto si deve ancora fare. Se il processo si fosse fatto oggi, Parolisi sarebbe stato condannato all'ergastolo. Spero si faccia qualcosa, che questi permessi vengano revocati".

I legali della famiglia Rea: "Parolisi continua a mentire"

 Sulla vicenda è intervenuto direttamente anche l'avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni. "Abbiamo deciso di segnalare l'intervista di Parolisi al magistrato di sorveglianza perché è singolare che l'uomo, essendo un detenuto in permesso premio, possa rilasciare interviste. Parolisi, nonostante abbia scontato 12 anni di carcere, continua a mentire come aveva fatto prima di essere arrestato. Temo che la detenzione questo aspetto non lo abbia migliorato".

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